HEAVEN’S DOOR
(Would you like some tea? - parte 2)

di Ellen


Parte 1

Uhm … svegliarsi all’alba è davvero faticoso, ma … se è per andare in vacanza … è un sacrificio che faccio volentieri!
Anche se, per fortuna, ho finito di preparare tutto ieri sera  … zaino … tenda … e l’occorrente per il campeggio … prima di uscire, mi guardo un’ultima volta attorno … ho preso tutto? … uhm … speriamo di sì … e comunque … se per caso mi fossi dimenticato qualcosa … ci avrà pensato di sicuro la mia streghetta, portando anche il superfluo!
Mi sfugge una risatina divertita, mentre mi stiro un’ultima volta … prima di tirare su zaino e resto …


Avviamoci verso il caffè …

 

Mentre percorro quei pochi isolati che ci separano, mi torna in mente il giorno del nostro primo incontro ..
Sono già passati … uhm … quanti mesi? … ehm … ehm … è bene che me lo ricordi … al più presto … o se Fran lo scopre … mi uccide … sob!
Ci penso un attimo, continuando a camminare …
Era il giorno del suo compleanno … quindi il ventiquattro gennaio … e oggi è … che giorno è?!? … aiuto … mi si fonde la testa! … uhm … è difficile stare con una ragazza … soprattutto se ha un’ottima memoria come la sua! … lei dice che è per via della sua natura di strega … io … penso che sia nata così! … mah! … comunque … oggi è … il quattro agosto … quindi … quindi …
Mi fermo un attimo … come se stando fermo tutto diventasse più semplice !...illuso che non sono altro!... tsk .. 
Sono sette mesi e … undici giorni! … oh! .. ci sono riuscito! …
A quel pensiero , sgrano gli occhi …
Già sette mesi?!?cavolo .. è passato tutto questo tempo?.. così, senza rendermene conto?! … beh, certo .. non sono stati i sette mesi più tranquilli del mondo, ma … sono stati anche i più belli! …
Finalmente arrivo a casa di Fran …
Bene … e ora …
Non faccio in tempo a pensare ad altro, che vedo salterellare fuori di casa, allegra come un grillo, la mia piccola combina -guai ambulante …
-Sei arrivato! … ritardatario! … - mi fa la linguaccia …
-Uhm … non è vero! … sono le sette spaccate! … - rido divertito … tanto lo so dove vuole andare a parare …
-Uhm … secondo me … devi farti perdonare … e pagare pegno! … - ride sorniona … guardandomi ansiosa …
-Va bene … però … non qui! … o tua nonna mi uccide! … -
-Ma non ci vede nessuno !… - fa un balzo in avanti … sporgendosi verso di me, con il suo dolce faccino … chiude gli occhi e …
-Spiegami una cosa … perché, non mi chiedi direttamente un bacio? … invece di inventarti che sono in ritardo ogni volta e che devo farmi perdonare?! … - alzo un sopracciglio … aspettando la sua risposta …
Apre un occhio … leggermente contraddetta …
-Ma non è una scusa! … sei davvero in ritardo  … di qualche secondo! … - ride sotto i baffi …
-Ah! … ecco! … e se … io non volessi farmi perdonare? … - le chiedo divertito …
Spalanca subito i suoi occhioni cerulei …  è incredula e allibita …
Non resisto a vederla così … e scoppio subito a ridere! …
-Cattivo! … - mi dice stizzita, mettendo il broncio e facendo la finta arrabbiata …
Il bello di questa tiritera … è che, ogni giorno è così! … lei mi dice che sono in ritardo … io le dico che non è vero … lei mi dice che devo farmi perdonare … sottintendendo un bacio … io faccio finta di non volerlo fare … lei si arrabbia … e poi … quando meno se lo aspetta … mi avvicino e …
-Hey, voi due! … cosa state facendo lì, sulla porta del caffè?!? … Allontanatevi subito! … -
Eccoci … ci risiamo … sigh! … tanto lo so come va a finire …
La nonna di Françoise sarà anche anziana, ma … ha una vista migliore di un aquila … ed è più rapida di superman! … e infatti, tempo alcuni secondi, ed è lì, vicino a noi…
-Joe! … ricordati che la mia nipotina è una brava ragazza ! … non devi comprometterla! … -
Io?! … lei?! … ma … veramente … uhm …
Annuisco, debolmente … mentre la mia dolce streghetta dispettosa, ride divertita accanto a me …
Tanto ti sento … e quando siamo soli … te la faccio pagare … a  modo mio! … non a modo tuo!... sappilo! …
Per fortuna arriva Anna …
-Vedo che siete pronti per partire!- sorride mentre annuiamo entusiasti! … ma tempo un secondo e il suo volto diventa serio … - Uno e due … vedete di fare i bravi. Mi avete convinto a mandarvi da soli in vacanza , ma … guai a voi se combinate qualche guaio!- conclude seria e inamovibile …
Di che  genere? …
-Mamma!Stai tranquilla!Vedrai che Joe mi terrà a bada!-
Mi volto verso la mia dolce metà …
Uhm … non penso che tua mamma si riferisse a questo … comunque …
-Di questo non avevo dubbi … infatti … mi riferivo ad altro.-
Appunto … immaginavo! … sospiro sconsolato … scuotendo rassegnato la testa, mentre noto l’espressione interrogativa di Fran … che non capisce cosa intende sua madre …
-Mamma … cosa vuoi dire? … - il suo tono è sempre così innocente … che fa tenerezza !
Il problema è che … è così veramente! … sigh!
Anna si volta verso di me, guardandomi dritto in faccia con aria intransigente  ..  - Io e te ci siamo capiti, vero Joe? … -
Annuisco, demoralizzato … ma non perché le mie intenzioni verso sua figlia non siano serie, e vedevo in questa occasione una chance, ma … perché ormai questo discorso l’avevamo già affrontato più volte … io e Anna …
D’altronde, Françoise non ne vuole proprio sapere di parlare con sua mamma di certe cose … e, giustamente, su chi bisogna ripiegare?!?! … sul figlio acquisito … cioè io! … ma sinceramente … questi discorsi … me li sarei risparmiati! … anche perché … anche se non l’ho confessato ad Anna … non sono certo alle prime armi! … ma forse, questo è stato un bene non averglielo detto … ora che ci penso!
-Su … ora andate … o rischierete di perdere il treno! … -
Sì, è decisamente imbarazzante affrontare questo tipo di discorsi … tutti assieme … davanti alla porta di casa … con la gente che passa, guardando incuriosita …
Ma perché la gente non riesce a farsi i fatti propri?!? Mah!
-Va bene … andiamo … - mi volto verso di lei … -Pronta Fran? … - le sorrido …
-Sììììììì!!!!!Andiamo!Non vedo l’ora!- e senza aspettare altro, si gira e si incammina senza aspettarmi …
-Aspettami! … - le grido cercando di rincorrerla …
Cercando … perché vengo trattenuto per lo zaino da Anna …  che mi tira indietro verso di lei … sussurrandomi …   -Ricordati che è la mia bambina … trattala bene e … non fare niente che io non approverei. - … il tono è minaccioso … - … però, se proprio non ne potete fare a meno  … siccome conosco i bollenti spiriti di voi ragazzi … usa questi … - … e mi porge una busta di carta bianca con dentro qualcosa … la apro e ne tiro fuori una scatolina …
Guardo sconvolto … prima la scatolina … e poi Anna …
Ma … ma … io … veramente …
-Mi raccomando … guai a te se combini un guaio. – mi guarda con aria turpe … mentre continuo ad avere un espressione atterrita … e sconvolta …
Ma perché devo essere io la mela marcia del gruppo?!!? … il maniaco con il chiodo fisso?!? … ok … lo ammetto … Fran non sa neanche da che parte si comincia … però … non ho mai dato adito di pensare solo a quello! …
-Va … bene … - balbetto con un filo di voce …
-Ah … dimenticavo … - torna sorridente e mi  abbraccia affettuosamente …               -Divertitevi! … - e poi, continua, bisbigliandomi nell’orecchio …  -Perché pensi che sia nata ieri, tesoro mio? … non penserai veramente che creda che tu sia alle prime armi?!? … quindi … ricordati … ti considererò l’unico responsabile … se succede qualcosa … -
Ottimo …
-Ho capito … - sospiro lievemente … -Ora posso andare? … prima che Fran se ne vada in vacanza da sola?! … non si vede più all’orizzonte! … -
Cerchiamo di sdrammatizzare …
-Joe … ricordati quello che ti ho detto … - … è seria … molto seria …
Devo preoccuparmi? …
-Sì … ho capito benissimo … - e dicendo così, saluto Anna e sua mamma un’ultima volta  … affrettando poi il passo per raggiungere Fran …

 

Siamo alla stazione … seduti su una delle panchine ad aspettare il treno … la mia piccola Fran è tutta sorridente … e felice …
-Sei contenta? … -
Mi annuisce con un bel sorriso … guardando verso il cielo azzurro, con quella sua aria così limpida e serena … -Sì … molto! … è la prima volta che esco di casa … per andare in un posto così lontano … da sola … senza la mamma e la nonna … -
Una delle mani è posata sulla panchina, mentre con l’altra tiene il cappello a tesa larga, perché teme che il vento glielo porti via …  e intanto, muove le gambe avanti e indietro, come una bimba sull’altalena … allegra e spensierata …
E’ così dolce la mia Fran … e questo vestito  le sta così bene …
E’ un abito corto e leggero, con balze in crepe satin rosa cenere … con due spalline sottili e scollo a vu …
Uhm … ora che me ne accorgo … quella scollatura non attirerà troppo l’occhio?!?
Ma il suono del treno mi distrae …
-E’ arrivato il treno! … - balza in piedi di scatto e, casualmente, la gonna le si alza un po’ per il movimento … lasciando intravedere gli slip … rosa in pizzo …
Ehm … Fran … forse è arrivato il momento che io e te si parli … molto approfonditamente … di certe cose …
A quel pensiero, mi torna in mente il pacchetto che mi ha dato Anna … e senza sapere bene perché, lo tiro fuori dalla tasca laterale dello zaino …
Uhm … cosa?!?! … gusto frutta?!? …
Guardo sconvolto e inorridito la confezione …
Anna stai male!!!!!
-Dai, Joe! Muoviti!O perderemo il treno!-
Mi riscuoto all’improvviso e, frettolosamente, infilo la scatola al suo posto … seguendola rapidamente sopra il vagone …
-Sì, eccomi … -
Ci mettiamo finalmente a sedere ai nostri posti …
Ma perché non salire mai nel vagone giusto?!? … voglio dire … c’è scritto sul biglietto! … sigh … devo prendere in mano la situazione … o se lascio fare a lei … finiamo nei pasticci come sempre …
Abbasso la testa sconsolato …
-Che c’è? … -
-Uhm? … -
-Perché hai quella faccia sconsolata? … e poi … che cosa stavi guardando prima? ..-
-Prima quando? … -
Facciamo finta di non aver capito … magari si rassegna … e non continua …
-Prima! … stavi rischiando di perdere il treno! … -
Uhm … ma perché non molli mai?!?!? …
-Ehm … - … e ora che le dico?!? … mica posso dirle la verità?!? … - … una scatola  … di … - … di cosa?!?!? … mi guardo attorno … cercando ispirazione … e non so perché, finisco per guardare giù dal treno un bimbo con un palloncino in mano …        - … di palloncini! … - … palloncini?!?!?! … mi porto una mano alla testa … ma come mi è saltato in mente una tale idiozia?!?!  …
-Di palloncini?!?! … per fare cosa? … - mi guarda con occhi innocenti …
Non saprei … chiedi a tua mamma! … è lei che è convinta che voglia saltarti addosso!  
-… per giocare! … -
Per giocare?!?! … uhm … ma cosa mi prende?!?! …
-Giocare?!? … - alza un sopracciglio …
Sì … ma in un altro senso … non in quello che intendi tu …
Aggrotto la fronte … -Beh … ecco … non si sa mai … magari ci va di giocare … - … no aspetta … così non va … - … volevo dire … che magari … - … che cavolo volevo dire?!? … qualcuno mi aiuti …
-Va bene … - alza le spalle e fa spallucce in senso di assenso, tornando a guardare il cielo …
Uhm … qualcuno lassù mi ha voluto bene …  tiro un sospiro di sollievo … per fortuna, a certe cose non ci arriva …
Mi lascio andare stancamente all’indietro, sullo schienale della poltrona …
Speriamo che non ci siano altri imprevisti …
Neanche il tempo di dirlo che …
-Scusate? … quel posto è libero? … -
La voce di una ragazza ci distrae …
Entrambi, alziamo la testa verso di lei …
E’una ragazza bionda, dagli occhi azzurri … con bel sorriso e una scollatura molto generosa … tanto che quella di Fran sembra irrisoria! … ma guardando meglio … neanche la gonna non scherza! …    
-Sì … - rispondo leggermente turbato …
-Bene!- sorride dolcemente e poi si volta verso la sua destra - … Natsu!!!Vieni qua!Ho trovato un posto!- grida tutta felice …
E questa da dove è uscita?!?! …
All’improvviso si vede spuntare un tipo strano … con i capelli rosa?! … sparaflesciati?!?!…
Alzo un sopracciglio sconvolto …
-Grande Lucy!!!!Tu sai sempre trovare una soluzione!- sorride a trentadue denti mentre tenta di mettersi a sedere …
-Hey!Ma dove credi di andare?!? … - lo trattiene per lo zaino …
Questa scena mi ricorda qualcosa … uhm …
-Quel posto è mio!- dice la ragazza con aria accigliata …
-Ah! … - sorride, tentando di dissimulare il dispiacere …
Poverino … non lo invidio proprio … deve avere un caratterino non facile la ragazza…
Lo guardo con compassione …
-Ah, ma siete in due? … -
A quella domanda di Fran, mi volto atterrito verso di lei … perché ho la brutta sensazione che a quella sua frase seguirà qualcosa di poco piacevole?!?! …
Le due si guardano … e l’altra bionda annuisce …
-Allora vi lascio il mio posto!- le dice sorridendo  …  mentre io la guardo di sbieco…
Che vuol dire che le lasci il posto?!?! … abbiamo preso questi posti da tre perché non ci fossero problemi e ora …
-Ah … ma tu?! … -
Appunto! … tu?!? …
-Non ti preoccupare!Mi metterò in braccio al mio ragazzo!-
Eh?!?!?
Mi giro nuovamente verso di lei, sgranando gli occhi … ma non faccio neanche in tempo a protestare che me la trovo in collo …
… qualcuno mi aiuti …
-Come sei gentile!Grazie!Natsu, come sempre sei il solito fortunato! … -
-Grazie!!!! – e senza aspettare oltre, si mette a sedere …
… qualcuno mi aiuti …
Credo che la mia faccia sia abbastanza sconvolta … perché vedo la ragazza mettersi a ridere …
… qualcuno mi aiuti!!!!!!!! …
Alla fine, il treno parte e io … mi rassegno al mio destino …
Le passo le braccia attorno alla vita per tenerla … non si sa mai che voli distesa nel mezzo del treno … a gambe all’aria! …  ne sarebbe in grado! …
Mi sorride riconoscente, prima di voltarsi verso gli altri due ragazzi … mentre io inspiro profondamente e … gli occhi mi cadono proprio sulla sua scollatura …
Uhm … è decisamente troppo scollata …  rimugino contraddetto … senza però distogliere lo sguardo …
Lo so … dovrei distogliere lo sguardo, ma …
Sospiro … Dio come sei bella … la tua pelle è così morbida … e ha un profumo così buono … di vaniglia … e il tuo petto …
Mi riscuoto … cosa diavolo mi passa per la testa?!? … scuoto la testa e ritorno in me … e mi accorgo che Fran e l’altra ragazza parlano allegramente … così, mi volto verso il ragazzo , ma …
-Ehm … scusa, ma … - mi rivolgo alla bionda spepera, interrompendo il loro fitto e impegnato dialogo … - … credo che il tuo amico … non stia bene … -
La ragazza si volta verso di lui : il poverino è cianotico e stordito …
-Ah … - si volta verso di noi e sorride … - … è senza speranza! … soffre di cinetosi! … male comune di tutti i Dragon Slayer! … - conclude per niente preoccupata …
Dragon Slayer? … è un gruppo musicale?!? … no … forse … quelli erano solo gli Slayer … boh?!?! …
-Uh!Poverino!Quanto mi spiace!- … Fran rimane in silenzio per un attimo, riflettendo - … ora che ci penso … ho un ottimo rimedio verso la cinetosi!!!-
-Davvero?!-
-Sì!Aspetta che lo cerco!-
Apre la borsa e comincia a frugare …
No … ti prego … no !… nessuna delle tue pozioni … o questo poverino rischia di morire! …
-Fran … - le sussurro …
-Uhm? … dimmi … -
-Ma … non sarebbe meglio lasciar perdere? … voglio dire … non credo che sia il caso di … dargli una tua pozione … - concludo a bassa voce mentre la vedo alzare la testa lentamente e guardarmi con aria arrabbiata …
E’ inutile che mi guardi così!Sai che ho ragione!
-Tranquillo!L’ha preparata la mamma! … - mi dice piegando la bocca in quel suo modo … che significa che dopo faremo i conti …
Uhm …
Alla fine, tira fuori una boccetta con un contagocce … -Eccola!Trovata!Vedrai che con questo gli passa !- sorride e prende una pipetta piena … - … mi dai una mano? … gli dovresti aprire la bocca … -
-Certo!Subito!- … la ragazza sorride e poi … non troppo gentilmente, apre la bocca al poverino …
Come non lo invidio … capitare nelle mani di queste due! … forse sarebbe meglio per lui morire …
E mentre rifletto su questo, mi assale un pensiero …
Ma cosa gli ha dato?!? e perché questa ragazza si è fidata di una completa sconosciuta?!... avrebbe potuto dare del veleno al suo compagno!?!?!
-Ecco fatto!Tempo alcuni minuti e … starà meglio!-
-Oh, grazie! Di solito c’è Wendy che pensa a lui, ma … questa volta viaggiamo soli … quindi … - fa spallucce …
-Capisco … -
Ma cosa?!? … non sai nemmeno chi sia questa Wendy!!!! … uhm … perché devi sempre dare confidenza alla gente?!? …
Dopo un paio di minuti il ragazzo sembra stare effettivamente meglio … un po’ addormentato e imbambolato, ma … per lo meno non è più cianotico …
-Fran? … - le bisbiglio … -Cosa gli hai dato? … -
-Uhm … scopolamina!-
Scopolamina?! … e lo dici così?!?! … è una droga!
-Ma … la pianta da cui si estrae … è proibita!!!- le dico a bassa voce, arrabbiato …
-Uhm? … dici la belladonna?!-
-E non urlare!?!?!-
Metà passeggeri si girarono a guardarci …
-Perché?! …  - mi riguarda nuovamente con quel suo sguardo ingenuo …
Il problema non è lo sguardo … è che sei proprio così! …
-Fran!Ma come ci sei riuscita?! … è un miracolo!Sei una vera maga!- Lucy sorride contenta, mentre io impallidisco …
-Grazie!Mi sto esercitando!- conclude tranquillamente …
Io la strozzo …
-Fran!- la riprendo e lei si gira a guardarmi contraddetta …
-Che c’è?!Rilassati! … guarda che ti faccio prendere una capsula di valeriana  a dosaggio alto se continui! –
Mi vuoi vedere morto?!? …
Alzo un sopracciglio … uhm …. Ti strozzo … prima che scendiamo da questo treno  … giuro che ti strozzo !… ma come fai a non capire?!? … non puoi dire così … tranquillamente a tutti che sei una strega!?!?!
-Uh!La prossima fermata è la nostra!Forza, Natsu!In piedi!-
I due si alzano e ci ringraziano ancora per tutto …
Appena scesi, Fran ritorna al suo posto … e io tiro un sospiro di sollievo … quando vengo attirato proprio dalla voce di Lucy che sta parlando con il ragazzo …
Mi affaccio al finestrino e la vedo stirarsi pigramente mentre parla con il suo amico e si incammina verso l’uscita della stazione … -Sai, Natsu … credo che quella ragazza … sia una maga … -
Sgrano gli occhi … Io l’avevo detto di stare attenta a ciò che dici! … mi volto arrabbiato e preoccupato verso Fran … pronto a farle una bella ramanzina, quando lei mi sorride ed esordisce …
-Sai … credo che quei due … siano dei maghi … -
Spalanco gli occhi … e poi la bocca …
Cosa?!? …
-Co … sa? … -
-Sì … credo che siano dei maghi … anche perché … avevano quello strano simbolo tatuato … lei sul dorso della mano … e lui sul braccio … -
Lo so … ormai non dovrei stupirmi più di nulla, ma … la tranquillità con cui me lo dice … mi lascia ammutolito … al punto tale che, non mi accorgo neanche quando si sporge dal finestrino, a treno ripartito, e grida ai due …
-Ragazzi? … a che Gilda appartenete? … -
I due si girano e le rispondono come se fosse la cosa più normale del mondo, salutandola un ultima volta … -A Fairy Tail!-
Fran sorride, muovendo la mano in segno di saluto  … -In bocca al lupo per la vostra missione! Alla prossima!-
E mentre il treno si allontana , io sono sempre più sconvolto …
Forse … non mi abituerò mai a questa strana condizione …

 

Parte 2

-Posso farti una domanda? … -
Siamo già sulla strada per il campeggio … quando mi faccio coraggio e le chiedo spiegazione su un dubbio che ho da prima ….
Lei annuisce …
-Come hai fatto ad accorgerti che erano maghi? … avete qualcosa per cui vi riconoscete fra di voi? … -
-Maghi e streghe … non appartengono proprio alla stessa famiglia … utilizziamo i nostri poteri in modo diverso … comunque … no … probabilmente è solo una questione di pelle! … -
Una questione di pelle? … uhm … insomma qualcosa di cui io non avrò mai la percezione … qualcosa che sarà sempre al di fuori di me …
-Capisco … - rispondo leggermente sconsolato …
Ci sono delle volte che mi sento un po’ … a disagio .. un po’ estraneo al suo mondo ... ma è normale … io non sono come lei …
E mentre mi perdo in questi pensieri, senza accorgermene, giungiamo finalmente al nostro campeggio …
-Ci siamo! … -
Alzo la testa e guardo l’entrata … Heaven’s Door … che nome insolito per un campeggio … se non l’avessi visto … avrei pensato ad un love hotel … mah!

 

Per montare una tenda, il tempo può variare … da pochi minuti, ad anche  un’ora, se è tanto grande …
Ammettiamolo … la nostra è grande … tanto grande … troppo grande! … Anna l’ha comprata dicendo che … se è grande è meglio! … ci si sta più larghi! … cioè … traduzione della sua spiegazione … uno dorme da un lato … e l’altro dalla parte opposta … ben distanti! … uffa … per carità … non è che io abbia un’idea fissa, ma … non siamo dei bambini e … non stiamo neanche insieme da pochi giorni!
Comunque … a parte il tempo normale necessario per montarla, la mia streghetta … ha pensato bene di volermi dare una mano … uhm … così … più che montare una tenda … è stato innalzare  una villa … il tempo, più o meno, è stato il medesimo! … per fortuna siamo partiti presto … altrimenti, tra il viaggio e la tenda … saremmo arrivati a sera senza neanche vedere il mare!
-Abbiamo finito! … - esordisce divertita …
Ho finito … siamo precisi! … dopo … guardo l’orologio … due ore e mezzo?!?!?! … scuoto la testa rassegnato … non c’è speranza …  sei proprio una piccola strega pasticciona …
-Sì … finalmente … - concludo, sospirando … -Bene … mettiamo la roba dentro e poi … andiamo a fare un giro! Che ne dici? –
-Sììììì!!!!Sbrighiamoci!!!!!-
Guardo contraddetto il divisorio … Tenda con tanto di divisorio in mezzo … mah! … va bene essere la mamma e voler tutelare la virtù della propria figlia, ma … è un po’ ridicolo … tanto, se deve succedere … non è certo il divisorio che ce lo impedirà! …
Comincio a tirare fuori un po’ di cose dallo zaino … quelle più importanti … da avere sempre a portata di mano …
-Io ho finito! … -
Piomba nel mio lato della tenda tutta sorridente, con tanto di tote bag strapiena in mano …
La guardo interdetto …
-Hai già fatto?!? … -
-Sì!Mi ero organizzata già da casa!E’ tutto riposto alla perfezione!Ho dovuto solo mettere il necessario nella borsa da mare!... –
Nella borsa da mare?! … e quella sarebbe una borsa da mare, con tanto di necessario?!? … a me sembrava più una valigia con mezza casa …
-Ah … - alzo un sopracciglio …
Io ho appena iniziato …
Mi guarda turbata, vedendo che devo ancora  tirare fuori la maggior parte della roba e così … -Ti posso dare una mano!Che ne dici?-
-Va bene … ti ringrazio … tira pure fuori la roba dallo zaino … poi ci penso io, appena ho finito di sistemare qui … -
Mi volto a sistemare alcune cose e tempo due secondi, sento un urlo che mi gela il sangue …
E ora che è successo?!? …
Mi giro verso di lei esasperato, ma appena lo faccio, sgrano gli occhi … impallidendo e maledicendo il momento in cui ho accettato il suo aiuto …
-Fran … ti posso spiegare … non è come pensi … -
Più o meno …
Mi guarda con faccia sconvolta e incredula … tenendo in mano quella maledetta confezione …
Mi avvicino, ma la vedo indietreggiare …
-Fran … aspetta … non è come pensi … -
-Stammi lontano!!!!!!Sei solo un maniaco!- mi getta la confezione addosso e scappa via, dal suo lato della tenda, richiudendosi dentro …
Maniaco?!? … veramente io … non ho fatto niente …
Mi guardo contraddetto attorno …
Possibile?! … non ho fatto niente … neanche un pensiero! … e poi, tutto mi si ritorce contro?!? …
Sbuffo nervosamente …
-Fran … -
Vado da lei …
-Fran? … posso entrare? … -
-No!-
Il tono non promette bene …
-Fran … ti prego … giuro che … non è come pensi … -
-Bugiardo!-
Bugiardo?!? … ma insomma! … ma in che cavolo di guaio mi ha infilato Anna?!?! ..
-Fran … ti prego … non sono un bugiardo … te lo giuro … non è come pensi!-
Non mi risponde …
-Fran … per favore … lo sai … non potrei mai obbligarti a fare niente che tu non voglia … -
-Cosa vorresti dire?!?! … che io lo voglio?!?! … maniaco! … -
Uhm … perché deve sempre capire male le mie affermazioni?!?! … uffa …
-Non sono un maniaco! … e basta chiamarmi così!Non ho fatto niente! … - mi sto spazientendo … non so perché, ma … queste sue bizze ingiustificate … mi stanno facendo innervosire …
Non mi risponde ..
-Françoise … ora basta … smettila di fare la bambina ed esci da lì!-
-No!-
Argh!!!!!!
-Allora fai come ti pare! … io esco! … quando avrai deciso di parlare come due persone adulte … vienimi a cercare! … mi troverai al bar del campeggio … - e dicendo così, esco dalla tenda e me ne vado …

 

Non avrei dovuto reagire così … è già passata mezz’ora e di lei neanche l’ombra ..
Bevo distrattamente la mia bibita .. guardando assente di fronte a me …
-Hey … perché quell’aria triste? … -
Sobbalzo leggermente … e mi volto a guardare chi mi ha rivolto parola …
La ragazza mi sorride … è la barista del locale …
-Ecco io … -
Si avvicina ..
-E’ la prima volta che ti vedo … sei appena arrivato? … -
Annuisco … ancora un po’ interdetto …
-Appena arrivato e così triste?! … e come mai? … non sei qui in vacanza? … -
-Sì, però … -
Mi torna in mente la stupida discussione avuta prima con Fran e …
-Sei in vacanza con i genitori? … o con gli amici? … -
-No , con … la mia ragazza … - rispondo flebilmente …
E’ perplessa …
-Ah … - dice con voce appena udibile …
Pochi istanti dopo, arrivano al bar due tipi e subito la ragazza va a servirli … e a  giudicare dal comportamento dei due ragazzi … sono interessati a tutto tranne che a bere! … se la mangiano con gli occhi … ma lei sembra non essere molto interessata …  sorride ed è gentile con loro … scherza e, senza essere scortese, risponde a tono alle loro battute …
Dopo alcuni minuti, torna da me …
-Quindi? … che dicevamo? … ah, sì … che sei qui in vacanza con … la tua ragazza… - il tono della sua voce si affievolisce … - … è per lei che sei così triste?...-
Inconsciamente abbasso gli occhi …
-Capisco … e come mai? … -
Alzo gli occhi verso di lei …
E’ un po’ difficile da spiegare … non saprei da dove cominciare …
-Ecco … è perché … -
Non posso certo rivelarle il motivo …
-Fammi indovinare … è la solita ragazzina viziata, che si porta dietro tutta casa … e che, se non ha le sue comodità, fa le bizze? … -
La guardo un po’ contraddetto …
Non è eccessivo fare delle affermazioni simili senza neanche conoscere la persona?...
-No … non è quello … anzi, da  quel punto di vista … è una persona che si adatta molto facilmente … -
Sta con me … questo la dice lunga …
-E allora, dove è il problema? … - mi guarda in attesa di una risposta … che io tardo a darle …  - Vabbè … comunque sia,  se io fossi la tua ragazza … - fa  una pausa, volutamente …     - … non ti lascerei mai …  solo .. qui, al bar … con un’altra … -
Si dice … chi vuol intendere … intenda … uhm …
-No … è stato tutta colpa mia .. ecco tutto … - abbasso la testa, pensieroso …
Forse dovrei tornare da lei …
Ma mentre sto riflettendo  proprio su quella possibilità, mi sento sfiorare una spalla ...
Mi volto …
-Fran! … -
La guardo con occhi sorpresi …
Mi si getta al collo, facendomi quasi cadere giù dallo sgabello …
-Perdonami … ho sbagliato … - il tono della sua voce è molto dispiaciuto …
Mi riprendo rapidamente dalla sorpresa e l’abbraccio felice, accarezzandole i capelli…
-Fran … non è colpa tua … sono io l’unico responsabile … -
Mi stringe ancora più forte, mentre nascondo il viso nell’incavo del suo collo  e le do un piccolo bacio per calmarla …
Che buon profumo che ha la mia piccola streghetta … è così dolce e inebriante … ma anche così, distensivo e calmante ..
La tengo stretta a me … incurante degli  sguardi dei passanti …
-Su … torniamo alla tenda … prendiamo qualcosa e andiamo a fare un giro! … che ne dici, piccola? … -
Annuisce …
Mi allontano da lei … quel poco che basta per guardarla in volto … ha gli occhi rossi e gonfi …
Fran … non volevo farti piangere …
Mi sento in colpa …
-Perdonami … - le risistemo una ciocca di capelli dietro all’orecchio …
-Perdonami tu … sono stata … una stupida … e una bambina … non dovevo reagire così … -
Scuoto la testa … -No … ma ora basta parlarne … andiamo a divertirci! … su!- le sorrido e lentamente vedo tornare il sereno nei suoi occhi …
Mentre andiamo via, saluto la ragazza del bar con la mano … ma lei mi considera appena …
Pace …

 

Il resto della giornata è poi filato tutto liscio …
Per fortuna, non ci sono stati altri intoppi …
Abbiamo preso le biciclette e abbiamo fatto un giro lungo mare e poi, nel parco naturale vicino al campeggio …
Fran era entusiasta! … in quest’ultimo, abbiamo visto conigli … scoiattoli … anatre … e anche un piccolo cerbiatto …
La mia streghetta era incantata … non aveva mai visto degli animali simili! …
D’altronde, stando chiusa praticamente nel caffè, non era mai uscita, tranne che per andare a scuola … e quindi non aveva mai visto ciò che ogni altra persona avrebbe considerato normale …
A quel pensiero, senza rendermene conto, sospiro …
-Come mai sospiri? … -
La sua voce mi riscuote … ha la testa appoggiata placidamente sulla mia spalla, mentre guardiamo il cielo stellato in riva al mare …
-Sono un po’ stanco … -
-Anche io … - sbadiglia …
-Hai sonno? … -
-Un po’ … -
-Vuoi tornare in tenda? … -
-Fra pochino … stiamo ancora qualche minuto … -
Si allontana da me … e si sdraia sul telo …
La guardo … al riflesso della luce delle stelle, sembra così fragile e delicata … come una bambola di porcellana …
Mi piego verso di lei …
Chiude gli occhi e trattiene il respiro …
Chissà perché  fa sempre così,  prima che la baci ? …
Mi sfugge un sorriso … un attimo prima di posare le mie labbra sulle sue …
Sono calde … molto calde … e morbide … sanno di salsedine …
E senza accorgermene, cresce in me il desiderio di approfondire quel bacio …
La mia lingua scivola nella sua bocca … la sento protestare debolmente , ma poi accetta la mia intrusione … e lascia che io la esplori dolcemente … assaggiando il suo delizioso sapore …
E’ completamente persa per me … ne sono cosciente, per quanto … neanche io sia molto lucido … un suo bacio, è in grado di svegliare ogni mio senso … stordendomi contemporaneamente …
Quando mi stacco da lei, ho il respiro alterato … e la vista è annebbiata … offuscata solo dalla sua figura … il suo petto si alza e si abbassa rapidamente … quasi convulsivamente … ha provato il mio stesso sconvolgimento e questo … mi riempie di gioia …
Si sfiora le labbra … ha gli occhi ancora chiusi … vorrei baciarla nuovamente, ma appena mi avvicino, sento la sua mano aperta sul mio torace che mi respinge …
-Aspetta … - prende fiato … la voce le trema … - … io credo che sia meglio … se torniamo alla tenda … ho davvero sonno ora … - conclude abbassando la voce …
Sentendo quelle parole … mi sento un po’ … demoralizzato … rifiutato … lo so … non dovrei avere fretta … e non ne ho! … ma ho così tanta voglia di baciarla nuovamente, che senza accorgermene sospiro contrariato …
-Va bene … - rispondo rassegnato … e onestamente? … un po’ stizzito …
Non dovrei esserlo … devo darle tempo … tutto il tempo che vuole, ma … rifletto un attimo … forse Anna ha ragione … forse ha fatto bene a … darmi quella scatola …
-Andiamo … anche io … ho improvvisamente sonno … - il tono con cui pronuncio quelle parole, non è dei più tranquilli … e probabilmente, mi deve essere uscito un po’ male, perché la vedo aprire  improvvisamente gli occhi e guardarmi avvilita …
Mi alzo in piedi, rapidamente, senza aggiungere altro … e poi, l’aiuto a fare la stessa cosa … prendo il telo ed inizio ad avviarmi verso il campeggio, mentre lei mi segue taciturna …

 

Parte 3

Uhm … che notte pessima … non ho chiuso occhio …
Mi alzo a sedere …
Forse è per via di quello che è successo ieri sera …
Non ho fatto altro che pensarci tutta la notte … non so cosa mi stia prendendo, ma … il desiderio di averla accanto ... di sentirla oltre la mia pelle … sta diventando necessità … bisogno …
Che devo fare? …
Ma proprio mentre sto per alzarmi, vedo affacciarsi il musetto allegro di Fran …
-Buongiorno! … -
Mi sorride contenta …
-Buongiorno! … dormito bene? … - le chiedo felice di vederla lì …
-Sì! E … - entra dal mio lato, tenendo in mano un vassoio con brioche e spremuta d’arancia … -Ta dah! –
-E questa?! … -la guardo stupito ..
-Colazione a letto!-
Sorrido … ma non faccio in tempo a dirle grazie, che le cade di mano il vassoio … rovesciandomelo addosso …
-Oh!- sgrana gli occhi mentre io trattengo un imprecazione … -Scusami!!!!! –
Se c’è una cosa di te che rimane costante … è che colpisci sempre … sob!
-Per fortuna … non avevi preso il cappuccino … o il tè caldo !… - sospiro, togliendomi di dosso … quella che doveva essere la nostra colazione …
-Scusami … - mi chiede dispiaciuta con le lacrime agli occhi …
La guardo un po’ rassegnato …
-Non cambierai mai, vero? … -
Mi guarda in silenzio, triste e demoralizzata, con quegli occhioni grandi e sinceri …
-… perché … io ti voglio così come sei .. per sempre … - continuo mentre la sua espressione muta … diventando piacevolmente sorpresa …
-Ma … se sono un totale pasticcio? … - … mugola, mentre con lo sguardo indica il disastro appena combinato … -Non ne combino una dritta … e sono una calamità naturale … soprattutto se riguarda te … e poi … io … - abbassa gli occhi …
-Fran … basta … non ti cambierei per niente al mondo … - sorrido … - … anche se sei un po’ … - … quale sarebbe il termine più appropriato? … - … un piccolo disastro ambulante! … sei la mia dolce streghetta … - mi viene da ridere a guardare la sua espressione che passa da perplessa a leggermente divertita ...  –Dai … ora aiutami a togliermi questa roba di dosso e … andiamo a fare colazione!-
Annuisce pacatamente …
Esco dalle coperte e mi alzo, ma subito ho una strana sensazione … è come se fossi scrupolosamente osservato … così, mi volto verso Fran …
- … perché mi guardi così? … -
La vedo arrossire e distogliere rapidamente lo sguardo …
Mi guardo addosso …
Non ho niente che non vada …
Tace … senza rispondere … e continua a tenere gli occhi bassi … mentre finiamo di raccogliere la roba …
-Bene … ora prepariamoci! … che ne dici di andare al mare, oggi? … -
-Va bene … -
E’ strana …
-Tutto bene? … -
-Sì … sì … -
Continua a non guardarmi …
Mi avvicino, ma lei sobbalza indietro … -Vado a prepararmi … - e corre via, lasciandomi solo … interdetto … senza capire che cosa le sia preso …

 

Che caldo!! … e che mare! … non vedo l’ora di buttarmi in acqua!!! …
Stendiamo i teli ed io inizio a togliermi gli abiti …
-Wow!Hai visto che mare strepitoso? … -
Mi volto verso Fran … è a sedere sul telo, con le ginocchia al petto e il mento appoggiato su di esse … e si tiene nascosta sotto la tesa del suo cappello …
-Non … ti svesti? … -
-Uhm … per ora … no … sto bene così …   - conclude atona …
Che cosa le prende? …
Finisco di spogliarmi … e poi mi siedo accanto a lei …
-Non ti va di andare a fare un tuffo? … -
-Per ora no … tu vai pure … se vuoi … -
Perché ho la sensazione che quel … se vuoi … sia molto più di quello che sembra? ..
-Va bene … -
Così mi alzo e vado a tuffarmi …
Il mare è decisamente caldo, nonostante sia ancora presto …
Faccio una bella nuotata e poi mi fermo in mezzo al mare … a gustarmi i raggi del sole …
-Ciao! .. –
Mi volto di scatto … e rivedo davanti a me la ragazza del bar ..
-Ciao … -
Che ci fa qui? …
Si avvicina …
-Ieri poi … non ci siamo presentati … - sorride … - … cause avverse ce lo hanno impedito … -
Cause avverse? … Fran non è una causa avversa …
-Non direi … cause avverse … -
Aggrotta la fronte … leggermente contrariata …
-Va bene … chiamala come ti pare … - sorride di nuovo … - … comunque .. io sono Hisui … -
-Piacere … - … sono leggermente contrariato … non so perché, ma … c’è qualcosa di strano in lei … - … io sono Joe … -
Piega la bocca in un modo strano … quasi soddisfatto …
-Piacere … Joe … - … mi guarda in silenzio … - .. ti va di fare una nuotata? … -
-Ecco  …  io … dovrei tornare a riva … -
-Come mai? … non sarà mica per quella piaga della tua ragazza?! … spero .. –
Piaga? …
-Non è una piaga … -
-E allora cosa è? … perché non è qui con te? … e perché ieri avete litigato? … -
E perché tu mi stai parlando come se mi conoscessi da una vita? … senza averne neanche il diritto? … 
-Scusami, ma … non credo che … sia una cosa che ti riguardi … e soprattutto .. non mi piace che parli di lei in questo modo … non la conosci nemmeno … -
Faccio per andarmene, quando …
-E’ solo una bambina … non ha neanche il coraggio di stare con te … -
Mi volto verso di lei … turbato per quella affermazione …
-Non è per questo che avete discusso ieri? … perché … lei non ha il coraggio di dormire con te? … - conclude con tono esplicito e sicuro …
Sgrano gli occhi … come fa a saperlo? … cosa diavolo sta succedendo? …
Piega un angolo della bocca, divertita e compiaciuta per la mia reazione … -Quando ti stancherai di lei … vienimi a cercare … io non ho né le sue paure … né i suoi dubbi … - e così dicendo, si allontana, senza dire altro … lasciandomi ammutolito …

 

Cosa voleva dire? … io non ho né le sue paure … né i suoi dubbi? … che paure? .. che dubbi? … e lei … come fa a sapere? …
Cerco di riflettere mentre sono sdraiato accanto a Fran … non si è mossa neanche di un centimetro, da come l’avevo lasciata … è rimasta rannicchiata in sé per tutto il tempo …
Cosa sta accadendo? … perché quella ragazza mi parla con quel modo così sicuro, come se sapesse tutto? … e perché, invece, Fran è così introversa e seria? …
Mi alzo a sedere …
-Fran? … tutto bene? … forse … non ti piace il mare? .. –
-No … - .. non mi guarda … continua a stare nascosta sotto la tesa del cappello …
-Allora … vuoi tornare in tenda? … o vuoi andare a fare una camminata lungo la battigia? … -
-No … va bene così … mi piace guardare il mare e il suo movimento … ha qualcosa di … magico … non trovi? … è come un incantesimo … che ti ruba l’anima … - la sua voce si affievolisce … diventando un sussurro …
Che ti ruba l’anima? …

 

Davanti a noi il sole sta tramontando, dipingendo tutto di un rosso aranciato e regalandoci un paesaggio unico e romantico … 
Sulla spiaggia non ci è rimasto quasi più nessuno … solo noi e alcuni altri ragazzi …
-Che bel tramonto … - sospira …
Sobbalzo, leggermente stupito di sentirla parlare ... era rimasta in silenzio tutto il giorno … senza dire una parola …
-Sì … è vero, ma … - … è tutto il giorno che sento quel peso sul cuore .. - … che hai? … perché … non hai voluto fare neanche un tuffo? … -
Non mi risponde  …
Poi, dopo alcuni istanti  …
-Stasera … ho sentito che ci sarà una festa in spiaggia … che ne dici di andarci? … -
La guardo contrariato …
Perché hai cambiato discorso? … perché non vuoi dirmi cosa  hai? …
-Che ne dici?... a me piacerebbe andarci .. - … continua, facendo finta di nulla …
-Sì .. va bene … se vuoi … - il mio tono è teso e anche un po’ preoccupato ..
Cosa le sta succedendo? … eppure, ieri .. andava tutto bene … almeno fino a quando non ha trovato quella confezione … possibile che … mi stia tenendo ancora il broncio? … no .. non è possibile … stamani, mi ha portato anche la colazione …
La vedo alzarsi e raccogliere la sua roba … - Vado a prepararmi allora … ti aspetto in tenda … -
E senza dire altro, se ne va via .. e io resto come un perfetto idiota a guardarla allontanarsi …
Mi passo una mano sulla fronte …
Cosa c’è che non va? …
Sospiro nervoso e mi alzo …
Inizio a rivestirmi, quando sento una mano sfiorarmi la schiena …
Mi volto … pensando che sia Fran … invece …
-Hisui … -
Mi sorride … -Allora? … sempre  solo? … -
Inspiro profondamente …
Questa ragazza sta giocando pesantemente con la mia pazienza …
Senza risponderle finisco di vestirmi …
-Ti ha mollato di nuovo solo? … uhm … questo è un chiaro segno … non credi? .. –
Un chiaro segno per cosa? … sentiamo ….
Mi guarda da testa a piedi, in modo strano … osservandomi attentamente .. . poi all’improvviso, si avvicina a me, tanto che posso sentire il suo respiro sul mio volto ..
Poggia le sue mani sul mio torace … chiude gli occhi e inspira profondamente …
-Che buon profumo che hai … è così virile e sexy … - … riapre lentamente le palpebre … e fissa il suo sguardo nel mio … - … non ti sei ancora stancato di quella ragazzina? … - si avvicina ulteriormente … - … non hai voglia di avere una vera donna … nel tuo letto? … -
Rimango impassibile … fino a quando non finisce di parlare … e poi le afferro i polsi e la allontano …
-Io non voglio nessuno … che non  sia Françoise … capito? …   – la guardo arrabbiato e stizzito per il suo comportamento irriverente … mentre lei incrocia le braccia e piega la testa di lato …
-Come vuoi … io sono paziente … aspetterò … nell’ombra … e ti accoglierò a braccia aperte … sotto le mie lenzuola … quando ti deciderai … - mi sorride un’ultima volta, con quel suo modo strafottente e lascivo … prima di girarsi e andarsene via … senza neanche un piccolo dubbio nelle sue parole …

 

Prima di tornare alla tenda, mi sono fermato a farmi una doccia … ne avevo bisogno … avevo i nervi a fior di pelle … non che ora non li abbia, ma … per lo meno mi sento meno teso …
Entro in tenda …
-Fran … sono tornato … -
Dall’altra parte del telo la sento impercettibilmente sobbalzare …
-Ciao … -
-Ciao … tutto bene? … -
-Sì … sto finendo di prepararmi … -
-Ok … allora, vado a farlo anche io … quanto ti manca? … -
-Ancora dieci minuti … -
-Va bene … allora, quando hai fatto .. aspettami pure fuori .. –
-Va bene … -
Così, mi infilo nel mio lato della tenda e comincio a togliermi gli abiti del giorno …
Non che mi servano dieci minuti per cambiarmi, ma … ho bisogno di riflettere … 

 

Senza accorgermene, passano quasi venti minuti …
Oh, cavolo! … non me ne ero accorto! … esco rapidamente … e mi guardo a giro agitato, senza vederla …  ma poi finalmente la trovo … è seduta su un muretto , poco distante dalla tenda … così, le corro incontro …
-Fran! … scusami … ci ho messo più di quanto pensassi … -
Si alza in piedi e mi guarda tranquilla … sorridendomi …
Mi fermo davanti a lei e subito il mio sguardo cade sul suo abbigliamento … ha indosso un vestitino corto, di voile rosa, con stampa a fiori … con maniche a sbuffo e una bella scollatura tonda … e una cintura di pelle marrone, a fascia, proprio sotto il seno …
Si è messa anche un paio di sandali in pelle dello stesso colore della cintura, con il tacco e i laccetti alla caviglia …
Lo ammetto … sono senza fiato …
-Sei … bellissima … -
Abbassa la testa, arrossendo … e si risistema con imbarazzo, una ciocca di capelli dietro all’orecchio …
-Andiamo? … - mi chiede con voce esitante …
-Sì … - le prendo una mano e gliela stringo forte … -Andiamo … -

 

La serata scorre tranquilla … la festa in spiaggia è molto carina e colorata … fuochi .. musica …  danze … festoni colorati … e io sono una tra le persone più felici al mondo, in questo momento!
E come potrei non esserlo? … quando ho accanto a me una persona così speciale come la mia Fran? …
-Joe? … vado un attimo in bagno … -
-Vuoi che ti accompagni? … -
-No … non importa … tu aspettami pure qui … - e sorridendomi dolcemente, si allontana …
Intanto mi avvicino al mare … e inspiro profondamente il suo profumo di salsedine ..
Mi bagno i piedi …
L’acqua è ancora calda … e il cielo è illuminato da stelle particolarmente brillanti, che si specchiano sulla superficie quieta del mare …
-E’ la notte perfetta per fare un bagno di mezzanotte … nudi .. –
Mi volto di scatto … -Hisui? … -
Da dove appare sempre, all’improvviso? …
Sorride … con quel suo modo così sfacciato e sicuro  …
-Sì … proprio io … e tu … di nuovo solo … - … le sfugge una risatina …
-Non è come pensi … -
-Uhm … sarà … comunque … se vuoi … possiamo buttarci in acqua … e fare il bagno assieme … che ne dici? … -
Ma anche no! … 
-Non credo che sia una buona idea … -
-Dici? … -
Un istante dopo, la vedo togliersi la maglietta e i pantaloncini … rimanendo in biancheria di fronte a me …
Poi, senza dirmi altro, mi passa accanto e si butta in mare …
E’ folle … sì, decisamente …
Da un lato vorrei andarmene … e lasciarla sola, ma … dall’altro … non so che fare .. e se poi le succede qualcosa? … ma sei poi arriva Françoise e pensa male? …
-Allora? … cosa aspetti? … vieni!… vedrai che non te ne pentirai … -
La guardo interdetto, mentre nuota come un pesce nel mare …
Ad un certo punto, si ferma e si immerge … passano alcuni secondi … poi altri ancora …  ma lei non risale …
Stupida! …
Mi getto in mare e mi dirigo dove l’avevo vista immergersi …
Prendo aria e mi butto sotto, alla sua ricerca … per fortuna la ritrovo subito … e la riporto su …
-Ma sei impazzita?! … che ti salta in mente?! … -
La tengo tra le braccia e dopo un secondo di scombussolamento, la vedo sorridere e buttarmi le braccia al collo …
Non faccio in tempo a scansarmi che le sue labbra si posano sulle mie …
E’ un bacio ardente … famelico … e lascivo …
Mi stordisce e per un istante non riesco a respingerla …
Sono solo alcuni attimi, ma è come se il tempo si fosse fermato …
Mi riscuoto bruscamente e l’allontano da me …
Sono furioso …
-Hisui … cosa ti è saltato in mente? … -
-Niente … che tu non volessi … - piega la bocca in un modo decisamente lussurioso mentre io mi passo la mano sulla bocca …
Non so perché, ma sento le labbra bruciare … come se mi fossi passato del sale su una ferita … è una sensazione dolorosa … e tutt’altro che piacevole …
Mi allontano arrabbiato e torno a riva …
Se la sa cavare benissimo da sola … non ha bisogno del mio aiuto …
Così, ritorno verso la festa … in cerca di Fran … ma mentre cammino, mi assale una strana sensazione …
E’ come se ci fosse un’anomalia … qualcosa di strano … che però non riesco a realizzare … ma cosa? …
Finalmente la trovo, ma … ha uno sguardo strano … e la sua espressione è vuota e assente … e vaga senza una meta tra la gente …
La raggiungo e l’afferro per un polso …
-Fran!Dove eri finita? … -
Alza lo sguardo verso di me … e si riscuote … mi guarda con aria confusa … forse si chiede perché sono … bagnato fradicio …
Già … che scusa posso darle? .. non posso dirle la verità … altrimenti …
-Joe … - sussurra spaesata … prima di buttarsi tra le mie braccia … e stringersi a me..
Fran … che sta succedendo? … che ti prende? …
-Per favore … torniamo alla tenda … - mi chiede supplichevole, senza neanche chiedersi che cosa mi sia successo …
-Va bene, ma … -
Inizia a tremare … e la sento singhiozzare …
Fran …
Così, senza chiederle ulteriori spiegazioni, la riaccompagno alla nostra tenda …
Non ha voluto sapere … e neanche si è posta il problema del perché avessi gli abiti bagnati …

 

It feels like my heart will stop, can’t you come back to me?
But it’s no use even if I regret
I can’t erase you and I can’t take it back
Love is so strange because you know what it’s worth after it’s over
I fill up my heart with painful tears but it hurts so much
This pitiful image wasn’t me, I used to not cry
But why I am so not like myself for this love, for this time, why am I like this, why?
It feels like my heart will stop, can’t you come back to me?
But it’s no use even if I regret
I can’t erase you and I can’t take it back1

Siamo distesi sopra la mia coperta … in completo silenzio …  lei con la testa sulla mia spalla … e io con gli occhi persi nel vuoto …
Vorrei chiederti spiegazione, ma … probabilmente non è il momento …
La sento agitarsi debolmente nel mio abbraccio, così mi volto verso di lei … ha  gli occhi chiusi e il volto contratto in un espressione di paura …
-Fran … - le sussurro preoccupato …
Riapre bruscamente gli occhi … e si alza di scatto a sedere …
Con lentezza mi alzo anche io ..
-Fran? … cosa sta accadendo? … che hai? … -
Rimane un attimo in silenzio … e senza guardarmi, mi risponde  … -Niente … credo di essermi addormentata … e di avere fatto solo un brutto sogno … ecco tutto … -
Possibile? … da quando ti conosco .. non ti ho mai sentito parlare di brutti sogni …
Allungo una mano verso di lei, ma la vedo ritrarsi …
-Che c’è? … ti prego .. dimmi cosa ti sta succedendo? … non voglio vederti stare male … -
Si porta una mano al petto … -Stai tranquillo … è tutto a posto .. – continua a non guardarmi in faccia …
Si alza … -Vado a dormire … notte … -
-Aspetta … - … deglutisco  a fatica .. - … perché … non rimani qui … con me … stanotte? … - … non so il perché, ma … appena ho finito di pronunciare quelle parole, sento che mi manca l’aria … come se non avessi più fiato …
-No … non me la sento …  perdonami … -e senza dire altro, mi lascia solo …
Cosa sta succedendo? … cosa ci sta accadendo? … possibile che … io e te … non siamo veramente legati … come ho sempre pensato? …

 

Parte 4

Il giorno dopo, mi sentivo uno straccio … ero nervoso … e suscettibile … scontroso e assente … e più cercavo di non mostrarlo e più emergeva … e senza un vero perché, continuavo a rifarmela con lei …
Le trovavo ogni difetto … e la riprendevo per qualsiasi cosa … anche solo per una sciocchezza … come quando, si era dimenticata di lavare la frutta …
Cosa diavolo mi sta prendendo? … perché faccio così? … e perché lei non reagisce? … non è da Françoise accettare in silenzio …
Forse, sono solo nervoso per quello che è successo ieri sera …
Senza accorgermi, mi passo le dita sulle labbra … e mi torna in mente la violenza e l’intensità del bacio  di Hisui …
Sento un brivido attraversarmi la schiena … eppure … io non provo nulla per quella ragazza … ne sono certo … ma quel pensiero, mi fa improvvisamente  agitare …
-Torno un attimo in tenda … ho dimenticato una cosa … torno subito … -
La sua voce mi riscuote dai miei pensieri … e senza neanche avere il tempo di annuire, la vedo già allontanarsi …
C’è qualcosa che non va … non ci stiamo comportando normalmente … nessuno dei due …
-Uhm … guarda chi c’è! … tutto solo … -
Sospiro … anche senza girarmi so chi è … ormai, riconosco bene la sua voce …
-Hisui … -
La vedo sedersi davanti a me … al posto di Fran … e la cosa mi urta profondamente..
-Quel posto è occupato … -
-Ah, sì? … e da chi? … da un fantasma? … oppure … da una fidanzata … eternamente assente? … - ride ironica … mentre io la guardo di sbieco …
-Lasciami stare … -
-Non sto facendo niente di male … anzi, dovresti anche ringraziarmi! … visto che ti sto facendo compagnia … - conclude con tono divertito … - … sei sempre così solo … non c’è mai nessuno con te … -
-Io non sono solo … mi sembrava di avertelo detto … -
-Sì, certo … ma il concetto non cambia … ogni volta che ti incontro … lei non c’è mai … forse … -
-Forse? … - .. mi sto innervosendo …
-Forse … non ti ama a sufficienza … -
La squadro con disapprovazione … mentre sento il cuore mancare un battito …
-… considerando che poi … non ha neanche il coraggio di dividere il letto con te … beh … io inizierei a considerare l’ipotesi … voglio dire … quale ragazza innamorata … trovandosi sola con il proprio amato … non coglierebbe la palla al balzo per … ?- sorride maliziosa … -Beh … ci siamo capiti .. vero? … -
Si alza , ma prima di andarsene, si avvicina a me … bisbigliandomi …
-Quando ti sarai stancato … di giocare … con la mocciosa … vieni da me … ti farò sentire cosa significa stare con una donna vera … e ti scalderò … al fuoco della mia passione … -
Le sue solite frasi ad affetto … tsk …
Si allontana ridendo, indifferente alla mia disapprovazione … mentre io rimango a riflettere, inspiegabilmente, sulle sue parole …
Non è possibile … io lo so … lei mi ama e … se non vuole dormire con me … è solo perché … è innocente e limpida … come il cielo di primavera … non perché … non ricambi i miei sentimenti … anche se …
Mi porto le mani alle tempie … mi pulsano intensamente …
Françoise … non ha mai detto … esplicitamente di amarmi …
All’improvviso, quel pensiero mi spaventa e mi lascia sconvolto … in tutti quei mesi … lei non ha mai accennato a dirmelo … neanche una volta … e io ho sempre evitato di farlo perché … non l’avevo sentita ancora pronta per … accettare quel sentimento così forte e completo … ma forse … mi sono solo sbagliato … forse … ho solo immaginato ciò che desideravo … mi sono costruito castelli in aria … senza che niente fosse vero … e ora … ne sto semplicemente prendendo coscienza  …
Mi passo una mano, nervosamente sulla fronte ..
Devo stare solo .. e senza aspettare che Françoise torni, me ne vado …
Devo assolutamente capire cosa sta accadendo … cosa ci sta accadendo …

 

Quando rientro alla tenda, è già sera inoltrata e sono molto giù …
Non so più cosa pensare … forse Hisui, ha ragione … forse è vero … lei non mi ama a sufficienza .. forse, è per questo che … non desidera la mia vicinanza …
Sto per entrare in tenda quando … un’idea mi attraversa la mente … e agisco senza un vero motivo … spinto solo da .. cosa? … paura? … dolore? …
-Fran ? … - mi avvicino al suo lato  e aspetto una sua risposta …
All’improvviso, la vedo spuntare timidamente da dietro il telo …
-Joe? .. sei tornato? … - sembra sollevata … quasi incredula …  mentre la sua voce è tremante per  l’emozione …
-Ho bisogno di parlarti … - … coscientemente, dovrei fermarmi a riflettere su  questa sua reazione, ma … ormai sono completamente preso dai miei dubbi e dai miei pensieri … e agisco senza controllo …
Annuisce e mi fa entrare dal suo lato della tenda …
-Dimmi … - parla con titubanza … sembra tesa … e tiene gli occhi bassi …
-Fran … io voglio sapere … se tu … - prendo fiato … sento il cuore battere violentemente … credo di temere molto quella risposta … - … se tu … mi ami … e se … è così … vorrei che me lo dimostrassi … dormendo con me … stanotte … -
La vedo irrigidirsi … e poi, con gesto nervoso, stringersi nelle braccia …
Chiude dolorosamente gli occhi … e quel gesto mi fa tremare …
-Françoise … rispondi … -
Rimane ancora in silenzio … e i miei timori cominciano a concretizzarsi …
-Io … io … non posso … mi spiace … -
La voce le trema … mentre io sento il sangue gelare nelle vene e il mondo crollarmi intorno …
Ho la testa completamente vuota … e il cuore pesante … vorrei urlare, ma … non ci riesco … sono senza fiato …  e senza vita … solo un contenitore di latta da gettare via … e rimango immobile così, davanti a lei, per non so quanto tempo … forse solo pochi istanti .. o forse .. minuti … non saprei .. è come se non fossi più padrone di me e del mio corpo …
Poi, non so come … e non so con quale forza, mi alzo e me ne vado …

 

Non so da quanto tempo cammino … e non so neanche dove mi trovo … so solo che mi sento triste e vuoto …
Non ho aspettato neanche una sua spiegazione … ma che senso aveva farlo? E soprattutto … ce ne sarebbe stata alcuna? … forse no … non ci ha neanche provato ...e non ha fatto niente per impedirmi di andare via …
Mentre vago nella notte, ripenso agli ultimi mesi e in particolare, a come la mia vita sia cambiata da quando l’ho incontrata …
Ricordo bene quel giorno … era il ventiquattro gennaio … e io mi ero svegliato come sempre … con quel senso di oppressione al petto, con cui mi alzavo ogni mattina e con cui convivevo da quando avevo memoria …
Era un giorno come gli altri : le stesse quattro mura … le stesse facce … le stesse voci … le solite cose … i soliti problemi … le solite discussioni … la mia solita sensazione di solitudine, nonostante fossi circondato dai bambini dell’orfanotrofio … niente di diverso … niente che facesse presagire che fosse un giorno speciale … o che la mia vita potesse cambiare da un momento all’altro … anzi, era proprio uno di quei giorni in cui ero rassegnato a rimanere solo e a vivere in quel limbo incolore per sempre …
Dopo una giornata intera, trascorsa con i bambini … avevo deciso di uscire … un po’ per non pensare  alla mia condizione … e un po’ per sentirmi meno solo, in quella fredda giornata invernale … illudendomi che, stando in mezzo alla gente, quella sensazione si attenuasse …  
Ricordo che appena misi piede fuori, fui assalito da un freddo insolito … che non avevo mai provato in tutta la mia vita …
La neve era caduta per tutto il giorno, senza sosta, ricoprendo la città di un manto bianco e gelido … e io avevo preso a camminare come un fantasma tra la gente indifferente … in quella sera solitaria e distaccata … vagando per la città, senza una meta … fino a quando non mi sono imbattuto nel loro caffè …
Il motivo che mi fece decidere di fermarmi e di entrare, fu l’aria accogliente del locale … o almeno, all’epoca … pensai così … prima di sapere …
Il posto dava l’idea di un luogo ospitale e caldo … proprio come le braccia di un genitore … pronto a proteggerti dal freddo dei tristi e solitari giorni invernali …
Così, senza pensarci troppo,  aprii quella porta … inconsapevole che facendolo, la mia vita sarebbe cambiata completamente …
Quando mi misi a sedere a quel tavolo … fui subito percorso, da testa e piedi, da una strana sensazione … non capivo perché, ma … era come se fossi giunto a casa …
Mi accomodai su quella sedia e inspirai profondamente il profumo dolce che aleggiava nell’aria … e mi sentii proprio come un viaggiatore, che dopo un lungo pellegrinaggio, era finalmente giunto a casa  e inalava l’aria della propria dimora … felice di esserci nuovamente tornato …
Anche l’ambiente non mi pareva sconosciuto, anzi … era come se avesse sempre fatto parte della mia vita … così, un’impensabile sensazione di gioia riempì il mio cuore … e fui subito assalito dal desiderio di rimanere lì per sempre …
Ma il desiderio divenne necessità, quando la vidi spuntare di fronte a me, per la prima volta … e guardarmi con quell’espressione dolce e dispiaciuta allo stesso tempo … fu in quel preciso momento, che  il mio mondo, pieno di oscurità e solitudine, cessò improvvisante di esistere ..
Non avevo mai visto uno sguardo limpido come il suo … innocente e sincero … caldo e buono come quello di un bambino che conosce solo il calore delle braccia materne e non è ancora stato contaminato dall’aridità della vita …
Fu così che … tra il desiderio di sentire ancora quel senso di protezione che provavo quando stavo là dentro e il bisogno di capire cosa fosse quella strana sensazione che mi coglieva quando Françoise mi sorrideva, che iniziai ad andare al caffè in ogni mio momento libero …
Ogni volta che aprivo quella porta, tutto si ripeteva … era come se tornassi a casa … e rimettessi insieme i pezzi di me … quando poi, vedevo il suo sorriso … io non mi sentivo più senza senso e inutile … la mia stessa vita, aveva un significato … e così, lentamente, cominciai a capire  cosa rappresentasse lei per me …
Era semplice e pura linfa vitale, in grado di riempire e nutrire la mia anima … vita che scorreva nelle mie vene aride d’amore … rendendomi, non più un contenitore vuoto, di cui non importava a nessuno , ma materia palpitante e concreta …
E’ capitato tutto così rapidamente … ed è bastato solo uno sguardo perché … la realtà diventasse magia … sogno … ad occhi aperti …
A quel pensiero, mi fermo un attimo e alzo gli occhi al cielo, osservando quella volta stellata senza luna … è così che mi sento … una notte senza luna … il buio senza la luce …
Eppure, ho sempre pensato che mi amasse … e che non me lo dicesse solo a causa della sua timidezza, invece … ora, mi rendo conto di essermi sbagliato …
Senza accorgermene, confuso e stordito da quella grande quantità di sensazioni che mi stavano travolgendo , mi ritrovo davanti ad un lago …
E’ tutto così silenzioso e … inconsistente … non sembra neanche vero … sembra quasi, un’illusione della mente … ma senza pensarci oltre, mi siedo sulla riva e inspiro profondamente …
Un lago … non ricordo di averlo visto segnato sulla cartina del luogo … che strano..
Ho lo sguardo perso su quella distesa d’acqua inquietante ed oscura, quando all’improvviso, vedo le sue acque cominciare a muoversi ed uscire da esse una figura di donna …
-Alla fine … sei arrivato da me … -
-Hisui … - … si avvicina con lentezza alla riva e a me …
Non è possibile …
Sorride lasciva … mentre cammina senza vergogna e sfacciata, completamente nuda, nella mia direzione  …
-Ti stavo aspettando … sono felice che tu abbia finalmente deciso … di dare ascolto al tuo cuore … -
-Io … avrei deciso? … di fare cosa? … -
Non riesco a capire, mentre resto imbambolato e immobile …
-Di dare ascolto al tuo cuore … -  … allunga una mano e mi accarezza una guancia … -Ormai ne sei cosciente … dentro di te, dimora un vuoto incolmabile … che nessuno è riuscito a riempire fino ad ora , ma adesso … ci sono io … -
Mi abbraccia … e sento il sangue gelare … il cuore rallentare il proprio battito e il respiro farsi all’improvviso fievole …
Che cosa mi sta succedendo? …
-Joe … dimentica tutto … cancella i tuoi ricordi dolorosi … e quelli inutili … -
Sento le sue labbra sulla mia pelle … sulla mia bocca … è una sensazione invadente e dolorosa … e come la volta prima, è violenta … è come se mi stesse strappando l’anima …  -Unisciti a me … e finalmente, sarai completo … -
Mi bacia, togliendomi quasi il respiro … e richiamando a sé, la vita che sento oramai fluire via dalle mie stesse vene …
-Io sono l’unica cosa di cui hai bisogno … niente altro … io posso darti tutto … la pace che cerchi … l’amore che vuoi … la passione che desideri … -
Sento le sue mani scorrere sul mio corpo e togliermi gli abiti di dosso …
Non riesco a muovermi …
Qualcosa in me, di molto profondo e sconosciuto , mi dice di allontanarmi e di resistere, ma non ci riesco … ho bisogno di essere e di sentirmi amato …
Che forma d’amore è mai questa? … è quella più immediata … quella più tangibile … e concreta, ma …
Mentre la mia vista si annebbia e mi sdraio per terra, sento il suo corpo nudo stretto al mio …
-Ti voglio Joe … voglio la tua anima … dimenticati di tutto … e diventa un’unica cosa con me … -
Un’unica cosa … con me …
Essere un’unica cosa … con me …
Vita che scorre nelle vene … aria che riempie i polmoni … luce che illumina l’oscurità …
Françoise …
Sgrano gli occhi bruscamente … e la allontano rapidamente da me …
Ho il respiro affannato, come se fossi stato in apnea fino a quel momento … ma ora sento effettivamente, di nuovo, l’aria scorrermi nei polmoni … e riesco a vedere … i miei occhi non sono più offuscati … il lago è scomparso … e c’è solo lei di fronte a me …
-Tu chi sei? … che cosa mi hai fatto? … - le urlo furioso … ancora affannato …
Si alza in piedi … e mi guarda con rabbia e disprezzo … -Come hai fatto a liberarti del mio incantesimo? … -
-Incantesimo? … vuoi dire che … sei una strega? … - … sono incredulo …
-Sì … sono una strega … ma non come quella stupida … che ti sei portato dietro … io sono una vera strega … -
-Cosa vuoi dire? … -
-Che lei .. è solo un surrogato … una brutta copia … che non è degna neanche di essere chiamata strega … da quanto è ridicola e insignificante! … non è stata neanche in grado di proteggerti … -
-Proteggermi? … da te? … vuoi dire? …  -
-No … dal tuo lato oscuro … dalle tue stesse ferite … dalla tua vita … squallida e insignificante … -
Sono senza parole …
Chi è questa donna davanti a me? … che si definisce una vera strega … asserendo che invece Françoise non lo sia? …
-Françoise  … non è una strega? … ma … -
-Come puoi definire strega … un’insulsa ragazzina che sa soltanto donare brevi attimi di gioia alle persone? … invece che esaudire i loro desideri più inconfessabili e dare spazio al loro lato più silenzioso e oscuro? .. –
… al proprio lato oscuro …
-Quindi … è questo quello che fai? … esaudire il lato oscuro dell’anima? … -
Annuisce soddisfatta … -Sì … io realizzo i sogni più nascosti … quelli di cui uno si vergogna, ma che desidera  con intensità … e che non ha il coraggio di ammettere a sé stesso … -
-E’ quello che hai fatto con me? … -
Ho quasi paura di avere la conferma a quello che già so …
-Sì … tu volevi solo dare soddisfazione alla tua anima … e alla tua carne … e se solo non ti fossi ribellato … ora avresti avuto tutto quello che desideravi … -
Abbasso gli occhi sconvolto …
Dio, cosa stavo per fare … cosa mi aveva sopraffatto e obnubilato …
Chiudo gli occhi … -Vattene … - la mia voce è dura e rigida … -Vattene da qui … e da me … io … non ho bisogno di te … e di nessun altro che non sia lei … e solo lei..-
Appena finisco di pronunciare quelle parole, senza che io possa rendermene conto, mi trovo all’improvviso, in mezzo ad una pineta … è l’alba … Hisui non c’è più … e intorno a me c’è solo silenzio … o quasi … perché in lontananza … riesco a sentire il suono del mare … e quello inconsolabile del suo pianto …

 

Dovevo essermi allontanato molto, perché ho camminato allungo prima di arrivare nuovamente al campeggio … 
Finalmente mi trovo davanti alla nostra tenda …
Mi tremano le mani … e anche il respiro e il cuore …
Esito un attimo, prima di scostare la tenda e poi, entrare …
-Françoise … - la mia voce è quasi un sussurro … un lamento di dolore …
Volta la testa verso di me …
Ha gli occhi rossi e gonfi … e le guance umide …
Mi guarda con sospetto … ma all’improvviso si alza in piedi e mi si getta al collo, stringendomi con tutta la sua forza …
-Sei tornato … - la sua voce è interrotta dai singhiozzi e dalle lacrime …
Trema come un pulcino abbandonato …
E’ così che ti sei sentita? … sola e abbandonata? … è così che ti ho fatto sentire? …
-Fran … perdonami … - l’abbraccio e la stringo a me … -Perdonami … ti prego … sono stato solo uno stupido … -
La tengo stretta, mentre la sento piangere senza sosta …
Come ho potuto farti questo? … proprio a te … che da quando sei entrata nella mia vita, non ho più sentito né di essere solo né di essere inutile … come ho potuto farti sentire come ero io, prima di incontrarti? … quando invece avrei voluto che tu non sapessi mai quello che ho provato …
Le prendo il volto tra le mani, asciugandole le lacrime con i pollici … -Potrai mai perdonarmi per quello che ti ho fatto?… -
La guardo negli occhi, aspettando con paura una sua risposta …
-Oh, Joe … ti prego … non mi abbandonare più … ti prego … -
Le lacrime scendono copiose lungo le sue guance … mentre le sue mani stringono forte le mie …
-No .. non lo farò mai più … te lo prometto … non mi allontanerò mai più da te .. resterò sempre al tuo fianco … per sempre … perché … io … - … forse non dovrei dirtelo … ora … proprio in questo momento, ma … sono io ad averne bisogno … di sentire la mia voce … pronunciare quelle parole … - … perché … io … ti amo … -
Mi guarda stupita … sorpresa … e senza parole …
Non mi aspetto che lei mi dica la stessa cosa … soprattutto in questo momento … quindi, quando la vedo iniziare a muovere le labbra per dire qualcosa, le metto subito due dita sulla bocca per zittirla …
-Non dire nulla … ti prego … ho solo bisogno di abbracciarti … - e senza dire altro, l’attiro nuovamente a me, stringendola dolcemente … sentendo di nuovo il calore del suo corpo … il battito del suo cuore … e il suo delizioso profumo …

 

Parte 5

-Quindi … tu sapevi …. –
-Sì … - è esitante e imbarazzata … - … me ne sono accorta subito … di chi fosse e perché … girasse intorno a te … -
-Allora … perché? … non hai fatto nulla per fermarla? … -
Mi guarda negli occhi … -Perché sapevo che la tua anima … era più forte dei suoi poteri … non poteva essere soggiogata dalla sua magia malvagia … dovevo solo avere fiducia in te … e aspettare che tu la allontanassi di tua spontanea volontà … anche perché, altrimenti … lei sarebbe potuta tornare in qualsiasi momento  … -
-Vuoi dire che … solo io potevo mandarla via? … -
-Sì … se non l’avessi fatto coscientemente … lei non ti avrebbe mai lasciato … -
Sono confuso …
-E’ solo colpa mia … se si è avvicinata, vero? … - la guardo negli occhi e la vedo trasalire …
-Ecco … - distoglie lo sguardo … - … sì … sono stati i tuoi sentimenti inibiti a renderti debole e … a far sì che lei si avvicinasse … -
-Capisco … la mia anima … è marcia … -
-No! … non è assolutamente così !… - mi viene accanto … -Non dire così … la tua anima … non è marcia … è luminosa … e buona … io lo so … molto bene … -
Poggia una mano sul mio petto, all’altezza del mio cuore … e sento per un breve attimo, un dolce calore pervadere il mio torace …
-Ma … ti ho fatto soffrire … e stavo per … -
Scuote la testa … -Eri solo confuso … - mi sorride … e mi accarezza il viso con le dita …
Che dolce sensazione di pace e amore, che emanano le sue carezze …
Le prendo la mano che ha ancora appoggiato sul mio petto e gliela stringo …
-Mi perdonerai mai per quello che ho fatto? … -
-Non essere sciocco … non c’è niente da perdonare … anche perché la tua debolezza … è stata anche causa mia … -
Abbassa lo sguardo, tristemente …
Non capisco … cosa vuoi dire …
Rimane in silenzio ... vorrei chiedere spiegazione per quelle parole, ma … in questo momento,  non me la sento proprio … e così, rimango in silenzio anche io …

 

E’ sera … e dopo le ultime ventiquattro ore, piene di sofferenza e incomprensioni, abbiamo deciso di trovare un po’ di sollievo, cercando di metterci alle spalle quella brutta esperienza, nelle terme naturali del paese, a un paio di chilometri dal nostro campeggio …
Stasera non c’è nessuno … sono completamente solo nella vasca …
Fran è di là … nell’altro lato delle terme …
Avrei preferito averla accanto, ma … capisco la sua scelta …
Mi rilasso, appoggiando la schiena alla parete e reclinando la testa all’indietro …
Sospiro … e guardo il cielo …
Sembra che abbia una luce diversa stasera … è più luminoso … possibile? … all’improvviso, vedo una stella cadente attraversare la volta celeste … rimango un attimo perplesso, ma subito mi riprendo ed esprimo un desiderio …

 

Stiamo camminando verso il campeggio … e Fran non ha detto una parola da quando siamo usciti dalle terme …  …
Chissà a cosa starà pensando? …
Ma all’improvviso, comincia a parlare .. –Sai … stanotte … secondo il calendario lunare … è la festa delle stelle cadenti … -
Rimango perplesso … un po’ perché non pensavo che rompesse quel silenzio anomalo e pesante … e un po’ per la notizia che mi ha dato ..
-Dici davvero? … ora capisco … prima ho vista una bella stella cadente attraversare il cielo … era per questo … -
Si volta verso di me, sorridendo … -Davvero? … ne hai vista una? … e hai espresso un desiderio? … -
Annuisco …
-Bene! … - sembra tornata di buon umore … mentre mi guarda con espressione serena e contenta …

 

Siamo proprio davanti alla tenda, quando …
-Joe … ti spiace se … stiamo ancora un po’ assieme? … - .. percepisco qualcosa di strano nel suo tono … e così, mi volto a guardarla, sorpreso da quella sua richiesta … ma ha la testa rivolta dall’altra parte … e non vedo la sua espressone …
-No … certo … che no … non c’è problema … -
Così entriamo in tenda …
E’ come se avessi la sensazione che sia tesa, mentre si mette a sedere davanti a me … ma non capisco perché …
Tiene lo sguardo basso, evitando di guardarmi …
-Tutto … bene? …  - le chiedo un po’ preoccupato …
-Sì … - mi risponde debolmente …
-C’è qualcosa che vuoi dirmi? … - le chiedo leggermente impaurito …
Scuote la testa … e rimane in silenzio …
-Ah … allora … ti spiace se … invece ti faccio io una domanda? … -
Alza la testa e mi guarda un po’ sorpresa … -No … dimmi pure … -
-Hisui … che tipo di strega è? … voglio dire … lei … non è buona come te … -
Inspira profondamente … - Lei … è nella parte oscura della magia … quella da cui mia mamma ha sempre tentato di proteggermi … - riflette un attimo … - … se per caso cadi da quel lato … poi, non è più il bene comune ciò che persegui, ma … solo le tenebre e l’oscurità dell’animo umano … -
-Quindi … l’animo umano … ha una parte oscura … -
-Sì .. tutti hanno una parte di oscurità nella luce … io compresa … per questo, mia mamma è sempre stata molto … dura con me … brontolandomi quando … facevo qualcosa che non fosse disinteressato  … -
-Tipo … quando preparasti la pozione … per me? … -
-Sì … tipo … -
-Capisco … la tua anima, deve rimanere pura … altrimenti … -
-Diventerei come … Hisui … -
Quelle parole, sono come una lama affilata che mi feriscono dolorosamente il cuore…
-No … tu non potresti mai diventare come lei … mi rifiuto di crederlo! … tu sei luce … pura e senza macchia … non hai quella zona di oscurità …  ne sono sicuro! … - prendo fiato … - … l’unico punto oscuro nella tua vita … sono solo io ... – concludo mestamente …
Mi si avvicina … -No … ti sbagli … te l’ho detto … tu non sei oscurità … - cerca il mio sguardo … fissando i suoi occhi nei miei … -In entrambi … dimora luce e oscurità … indipendentemente da tutto … -
-Vorrei che fosse veramente così … - le rispondo mentre si accoccola tra le mie braccia … appoggiando la schiena contro il mio torace e la testa nell’incavo del mio collo …
-E’ così … -
L’abbraccio … e inspiro profondamente il suo profumo di vaniglia …
Che buon profumo … ogni volta che lo inspiro, sento che mitiga le mie paure … e le mie insicurezze …
-Joe … -
Uhm? …
-Sì … dimmi … - senza accorgermene, mi ero completamente rilassato …
-Ecco … io … vorrei … -
-Cosa? … - impercettibilmente tremo … non so perché, ma quelle parole mi gelano il sangue …
Non vorrai … lasciarmi, vero? …
-Vorrei … - prende fiato …
Ti prego … non dirmi che non mi vuoi più …
Inconsciamente la stringo ancora di più a me …
-Vorrei … dormire con te stanotte … -
Come, scusa? … sento il cuore mancare un battito … mentre sgrano gli occhi sconcertato ..
So che può sembrare un po’ strano, ma … che cosa vuoi dire? ..
-In … che senso? … -
Uhm … ecco … queste non erano proprio le parole che volevo dire …
La sento irrigidirsi tra le mie braccia … trattenendo il respiro ..
Giuro che vorrei dire qualcosa, ma … mi manca il fiato ..
Non è possibile, che sia senza parole proprio in questo momento … eppure, è proprio così …
Perché ho iniziato a sudare freddo? … e perché sento il cuore martellarmi in testa? … che mi sta prendendo? …
Calma e sangue freddo …
Inspiro profondamente e conto fino a dieci …
-Fran … io … non credo che sia una buona idea … -
Perché ho detto ciò che ho detto?!?! … o meglio, non potevo trovare altre parole? …
-Ti prego … - la sua voce trema ed è impaurita …
Deglutisco a fatica …
Non credo di potercela fare … morirò sicuramente prima … !
-Va bene … come vuoi … -
Se non sapessi che oltre me e lei, non c’è nessun altro nella tenda, penserei che questa non sia la mia voce … e che non sia io a parlare …
-Joe? … -
-Dimmi … -
-Tu … lo vuoi? .. –
Credo che la mia testa sia fuggita lontana … in questo preciso momento … forse si è trasferita su un’altra pianeta .. sì, probabile!
-Cosa? .. – chiedo esitante …
Perché ho la sensazione di tremare più di lei?! ….
Si volta a guardarmi un po’ interdetta …
La mia espressione non deve essere delle più intelligenti in questo momento … qualcuno mi aiuti … e ti prego … non guardarmi in quel modo … che mi sento un completo babbeo … incapace e alle prime armi …
-Si è fatto tardi … andiamo a dormire … -
Perché queste parole suonano così male, all’improvviso?!? …
-Volevo dire … sono stanco … andiamo a letto … -
No … non va bene neanche così … qualcuno mi salvi da questo giro di schiaffi in cui sono entrato …
-Cioè … vai a prendere il pigiama … -
Ecco così, va meglio … magari,  se riesco a mettere altre due parole in croce … non è una cosa brutta .. uhm … ci devo pensare! …
-Il pigiama? … -
Mi guarda con occhi stupiti … e un po’ imbarazzati …
-Sì … il pigiama … altrimenti, prendi freddo! –
Perché sono così idiota?!? … qualcuno venga in mio soccorso … non so … un pianoforte sulla testa … o ancora una voragine che si apre sotto i miei piedi  … insomma, qualche evento paranormale e improbabile !…
-… prendo freddo … -
Annuisco, confuso …
Sento la gola secca …
-Ho sete … esco a bere!-
E sotto gli occhi sconvolti di Fran scappo fuori …
Respiro a pieno polmoni e poi corro fino alla fontana … mando giù un bel sorso d’acqua e poi …
Non posso tornare in tenda …
Sì, che posso …
No, che non posso …
Lo devo fare …
No, non lo posso fare …
Devo …
Non devo …
Posso …
Non posso …
Aiuto! … sto impazzendo! … perché mi sembrava tutto così facile prima?! … uhm … forse, era la magia di Hisui …
Inspiro profondamente …
No … non è così … neanche la mia prima volta ero così nervoso …
Sento il cuore in gola, battere così forte che  mi manca l’aria …
Ora basta … devo calmarmi … non sono un ragazzino … e non sono alla mia prima esperienza …
Ok … ora torno in tenda …
Sento le gambe tremare, mentre rientro …
Fran è nello stesso punto in cui l’ho lasciata … non si è mossa di un centimetro …
Mi guarda timidamente … -Tutto bene? … -
-Ehm … sì … -
Più o meno …
Sospira … e mi guarda in attesa che io rompa quell’ insopportabile silenzio …
-Fran … ne sei proprio sicura? … -
Forse, non è proprio la domanda più giusta , ma …
Annuisce, stringendosi nelle braccia …
Se devo essere sincero … non mi sembri convinta …
Mi avvicino a lei, esitante, e le accarezzo il viso … le sfioro le tempie con le labbra, mentre chiudo gli occhi e inspiro il suo profumo … calmandomi leggermente …  e scendo lungo le sue guance, fino ad arrivare alla sua bocca …
Trattiene il respiro …
Ma questa volta, come invece accadeva sempre a quel suo gesto, non esito e la bacio con trasporto …
Sarei un’ipocrita se non ammettessi che sono emozionato … e che ho un po’ paura anche io …
Quando mi stacco dalla sua bocca, sento le mie labbra bruciare … sono ardenti come carboni accesi …
-Se ti vuoi fermare … basta che tu me lo dica .. e io lo farò … -
Annuisce …
Mi tolgo la maglia e la getto più in là …
L’attiro a me, mentre la sento sussultare debolmente … e la obbligo a circondarmi il collo con le sue braccia, lasciandomi il suo a portata dei miei baci  …
La sua pelle ha un sapore così buono … che senza pensarci, inizio a morderla dolcemente …
Sento il suo respiro diventare irregolare … mentre i suoi seni premono contro il mio torace e li sento alzarsi e abbassarsi rapidamente …
La testa mi gira vorticosamente … è come se fossi totalmente inebriato …
Cerco i bordi della sua maglia ed inizio a tirarli su, quando …
-Aspetta!Aspetta!!! … -
Faccio un balzo all’indietro, ancora stordito …
Che sta succedendo, ora?! …
Inspira profondamente … 
-Possiamo andare un po’ più lenti?… -mi chiede con voce tremante e imbarazzata …
Più lenti? … uhm … certo …
-Va bene … -
Mi riavvicino …
Più lenti?!? … e come faccio?!? … ho così tanta voglia di te che …
Ok … il pensiero successivo è censurato …
Inspiro … e conto fino a dieci …
Dove eravamo rimasti? … ah, sì .. ti stavo baciando il collo .. e fino a lì, andava tutto bene … quindi continuiamo così …
Le mie labbra si riposano sul suo collo e assaporo di nuovo la sua pelle … passo la mia lingua dall’incavo fino al mento e …
Thump! …
Una cuscinata mi stende …
Ahia …  che diavolo … è successo? …
Mi rialzo stordito … e guardo Fran con il cuscino in mano … che appena vede la mia espressione contrariata,  lo nasconde dietro la schiena come a nasconderlo …
-Françoise?! …  -scuoto la testa disperato e irritato allo stesso tempo …
-Sì … scusa … - dice lanciando il cuscino da una parte e mordendosi le labbra …
Mi avvicino nuovamente … spostando dalla sua portata i cuscini …
Non si sa mai … prevenire è meglio che curare …
-Aspetta!!!!-
Mi blocco di nuovo …
E ora che c’è?!?!  … alla fine mi metterò ad urlare ….
-Uhm … dimmi … -cerco di mantenere il tono della voce tranquillo, ma …
-Faccio da sola .. è meglio … -
La guardo di sbieco …
Da sola?! … uhm …
Annuisco … scettico …
Questa situazione ha qualcosa di surreale … per non dire altro …
Si gira, dandomi le spalle … e con mani tremanti si toglie la maglia … tenendosela stretta al petto … e lasciando in vista solo la parte dietro del reggiseno in pizzo color carta da zucchero …
Mi piego a baciarle le spalle …
Trema …
Poi scendo lungo la schiena …
-Mi devo fermare ?… - le chiedo con voce leggermente alterata, mentre la sento sussultare sonoramente …
-No .. continua … -
Uhm …
Le scosto i capelli e le faccio piegare la testa di lato … inizio a baciarle la nuca … e con le mani le accarezzo le spalle e la spina dorsale …
Sento la sua pelle morbida sotto le mie dita … e non resisto … con un dito tento di slacciarle il reggiseno , ma …
Una gomitata in pieno stomaco mi fa sussultare e mi stende …
Ahia …
Due a zero per lei … come finirà? … vincerà per K.O.?
Mi manderai all’ospedale alla fine … sob!
-Fran … così non va bene … te ne rendi conto, vero? … - le dico mentre tengo una mano sullo stomaco dolorante …
-Scusami, non volevo! … -
Non ne sarei del tutto sicuro …
Inspiro rassegnato …
-Ma … se per stasera … ci fermassimo qui? … - provo a suggerire …
Per quanto la cosa non mi rallegri molto da un lato … dall’altro vorrei evitare di finire all’ospedale pieno di lividi e contusioni … anche perché, sarebbe imbarazzante spiegare il modo in cui me li sono procurati …
-No … ti prego … continuiamo … -
Aggrotto la fronte … non sono poi così convinto che sia una buona idea …
-Ne sei proprio sicura? … -
So che suona male, ma … sto già immaginandomi disteso a terra, rantolante per il dolore … e sinceramente … preferirei di no ! …
-Sì … -
Sospiro …
Forse è colpa mia … devo essere più deciso …
Questa volta l’abbraccio da dietro, tenendola ferma … e ricominciando a baciarla sul collo …
Tenta di divincolarsi …
Se allento la presa, mi stende di nuovo …
-Vuoi che mi fermi? … -
Si calma … e quasi dispiaciuta mi risponde …
-No … -
Slaccio le mie braccia dal suo corpo e mi allontano …
Si volta verso di me, coprendosi ancora il petto con la maglia …
-Che c’è? … -
Mi chiede con un filo di voce … e con le guance rosse …
-Niente … tranne che … tu non lo vuoi fare … e io non ti voglio obbligare … - mi passo una mano tra i capelli … - … non voglio dirti bugie … sono molto attratto da te fisicamente … e non credo che sia un mistero …  ma non è ciò che voglio … se tu non vuoi … - prendo fiato … - … se non te la senti … è meglio aspettare … nessuno ci corre dietro … e nessuno ci obbliga … saranno i nostri cuori a dirci quando sarà il momento giusto … quando avremo bisogno di sentirci completi ... anche fisicamente … e quando vorremmo diventare una cosa sola … -concludo semplicemente …
Abbassa lo sguardo …
-E’ … solo che … ho paura … - mugola, mordendosi nuovamente le labbra …
-Sì … lo so … anche io … ho paura … - rimango un attimo in silenzio, mentre  mi guarda stupita … -  … è meglio aspettare … perché quando accadrà … vorrei che fossimo convinti entrambi … e che fosse speciale per tutti e due, anche se … so che per te non sarà … così piacevole … ma vorrei comunque riuscire a farti superare quel momento … il più dolcemente possibile … -
Mi guarda un attimo con aria smarrita … e poi, tenendo la testa bassa, lascia cadere la maglia a terra …
Questa volta è il mio turno di rimanere senza fiato …
Si avvicina a me e con mani tremanti, la vedo abbassarsi le spalline del reggiseno …
Sono totalmente impietrito … probabilmente non respiro neppure …
Si porta le mani dietro la schiena e un attimo dopo, quel leggero pezzo di stoffa cade a terra …
-Per favore … sii gentile con me … -

Tonight, tonight is the night, our
time that we waited for so long
Tonight, tonight is the night, the night
when we will become one like a dream2

E senza dire altro, mi abbraccia …
I suoi seni, turgidi e tesi, sfiorano la mia pelle … e mentre sento la testa volare via, senza potermi controllare, emetto un gemito di piacere … abbracciandola …
La sua pelle è così calda … e morbida …
Senza più esitare, scendo con labbra desiderose, lungo la linea pulsante del suo collo, fino al suo petto … che torturo dolcemente con la lingua …  facendola gemere …
La faccio distendere mentre i miei occhi si dissetano di lei e della sua bellezza …
Voglio molto di più …
Mi piego nuovamente sui suoi seni e ne mordicchio uno …
Emette un piccolo gemito … che alle mie orecchie è come un afrodisiaco .. così, con mani impazienti, scendo fino al bottone dei suoi shorts e li slaccio … tirando poi giù, con lentezza massacrante per i miei nervi, la zip …
Rimango a guardare il suo corpo estasiato, mentre lei si copre il viso con le mani per l’imbarazzo … con il cuore che batte a mille, le abbasso gli slip lungo i fianchi …
E’ bellissima … 
Non riesco a trovare altre parole per descriverla …
Inizio a baciarle l’addome e ad accarezzarla con le mani e la lingua … fino a scendere ancora più giù …
Trema e serra le gambe impaurita …
Velocemente finisco di spogliarmi anche io …  e mi inginocchio davanti alle sue gambe …
Continua a tenere le mani sul volto … senza guardare …
Sospiro …
Non è ancora il momento …
Appoggio delicatamente le mie mani sulle sue caviglie e poi le muovo lungo le sue gambe … fino ai ginocchi … e poi lungo le cosce ..
Con lo stesso movimento, torno indietro … ma questa volta le faccio dischiudere dolcemente la gambe … e mi metto sopra di lei …
-Non avere paura … rilassati … -
Con una mano scendo ad accarezzarle l’interno della coscia fino a risalire su … la sfioro dolcemente … e la sento trattenere il respiro …
Mentre le mie dita si fanno audaci, il suo corpo reagisce alle mie carezze … bagnandosi di piacere …
Geme senza controllo …
Quando la sento pronta, scivolo fuori dal suo corpo caldo …
-Fran … voglio che mi guardi negli occhi … -
Continua a tremare … le prendo i polsi e le sposto le mani … -Voglio guardarti in volto … e voglio che anche tu lo faccia … -
Ha gli occhi chiusi … ma lentamente li apre … e mi accorgo che il loro colore è diventato intenso e tempestoso …
Le guance sono rosse e le labbra sono gonfie e palpitanti …
-Fran … -
Le sue labbra si muovono appena in un sussurro … forse è la confusione della mia mente … o forse è realtà, ma … quello che le sento dire è …
-Ti amo … Joe … -
Mi accarezza il volto con una mano tremante … probabilmente, percepisce il mio stordimento … 
-Hai capito bene … io ti amo … sin dal primo giorno … in cui i miei occhi si sono specchiati nei tuoi … - e dicendo così, mi bacia dolcemente …
Mi sento scoppiare dalla felicità … mentre il mio corpo cerca il suo … e le mie mani, sono intrecciate alle sue …
Scivolo dentro di lei mentre soffoca un grido di dolore sulle mie labbra … nasconde la testa nell’incavo del mio collo, cercando di calmarsi …
Rimango qualche istante fermo dentro di lei … cercando di abituarla al mio corpo … fino a quando non sento i suoi fianchi muoversi sotto di me … e allora inizio a muovermi … prima dolcemente e poi, con sempre maggior trasporto …
I suoi respiri affannati … e le sue grida soffocate … riempiono la mia mente fino a farmi perdere completamente coscienza di me …
L’ultima cosa che ricordo, prima di giungere all’apice e cadere sfinito su di lei, è quella sensazione di dolcezza e completezza che sento stando dentro di lei … che mi rende vivo e felice …

 

Con la testa sulla mia spalla, si stringe a me, abbracciandomi, mentre le sfioro e gioco con alcune ciocche dei suoi capelli con le dita …
Mi sento felice … come non mai … è la cosa più bella del mondo fare l’amore con chi ami …
-Uhm … - mugola … - … è stato bellissimo … -
Sorrido tra me e me …
-Lo rifacciamo ? … -
Sgrano gli occhi, perplesso …
-Eh?!? … -
Mi bacia …
E pensare che … mi hai messo KO per ben due volte …
-Magari … quando mi sono ripreso … - rispondo ancora completamente spossato …
Mi guarda contrariata … e anche un po’ interdetta …
Sospiro … -Tua mamma non ti ha raccontato proprio nulla … -
Scuote la testa … -Perché cosa avrebbe dovuto raccontarmi? … -mi risponde con aria angelica …
Non so se scoppiare  a ridere o meno …
-Con calma … ti spiego tutto … ma ora dormi … -
-Ma io non ho sonno! … sento l’adrenalina scorrere nelle vene … -
Aggrotto la fronte … -Dormi … è un ordine! … -
-Ma … -
-Niente ma!Dormi!-
Imbronciata, si rannicchia nelle mie braccia e dopo pochi minuti si addormenta placidamente …
Come era?! … non ho sonno … sento l’adrenalina scorrere nelle vene … tsk …
L’accarezzo un’ultima volta, prima di chiudere gli occhi anche io e addormentarmi beato e felice accanto al mio amore …

 

Parte 6

Quella mattina, quando aprii lentamente gli occhi e mi resi conto che stava dormendo placidamente accanto a me … stretta in un caldo abbraccio … il mio cuore scoppiò di felicità …
La gioia che mi pervase l’anima, nell’ essere cosciente che tutto quello che era successo non era stato solo un sogno … mi stordì! …
Ripensare ai nostri corpi uniti … al suo cuore che batteva forte contro il mio … ai nostri fianchi che si muovevano nella stessa dolce danza … alle nostre mani intrecciate e … a quelle parole … sussurrate delicatamente … con calore e tenerezza … tanto desiderate … e agognate …
Ti amo … Ti amo … Ti amo …
… non riuscivo più a stare in me dalla gioia! …
Per stupido che fosse … avrei voluto svegliarla e chiederle di ripetermele … fino allo sfinimento … fino alla nausea! … ma ebbi subito la sensazione che non sarebbe mai arrivato quel momento! … e così, mi voltai verso di lei e mi limitai a guardarla … dormiva così dolcemente … con la testa sulla mia spalla e i capelli sparsi in un’aura bionda … il viso rilassato e felice … totalmente abbandonata nel mio abbraccio …
Ripercorsi con lo sguardo ogni lineamento del suo viso … più e più volte … senza stancarmi … fino a quando, tempo dopo, la sentii mugolare e muoversi debolmente…
Si stava svegliando … e io non mi volevo assolutamente perdere quell’attimo così importante della mia vita … il momento in cui … avrebbe riaperto gli occhi e mi avrebbe guardato …
Con sguardo assolutamente attento, osservai le sue palpebre sbattere debolmente e poi aprirsi lentamente …
Gli occhi ancora assonnati e di un colore molto intenso … la labbra socchiuse e …
-Ahhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhh!!!!!Tu che ci fai nel mio letto!!!Maniaco!-
Thump! …
Cuscinata in pieno volto …
E due … uhm … argh!!!!!!
Mi tolgo il cuscino dal viso … e vedo il suo viso contratto in un’espressione divertita mentre tenta di non scoppiarmi a ridere in faccia …  ma ovviamente non ci riesce …
-Che c’è da ridere?!? … - ma nel dirlo lo faccio anche io ..
E ora sentiamo … perché un momento incantevole come questo, si deve essere risolto, come sempre, in una scenetta comica?!? …
Io … prima o poi … la strozzo … !
Sospiro rassegnato …
Non c’è speranza …
La guardo, facendo finta di aver messo il muso … -Spiritosa! … -
Continua a ridere … e mi abbraccia …
-Dai …  era uno scherzetto! … -
-E certo! … in un momento romantico come questo … ci stava bene, no?! … - le dico leggermente stizzito …
Mi guarda con occhi stupiti … e un po’ sorpresi …
-Romantico? … - ... sbatte le ciglia …
Non ha capito … strano, eh?!
Sospiro di nuovo … passandomi una mano sulla fronte …
No, no … non c’è speranza … ci rinuncio!
Mi tocca una spalla con una mano, per attirare la mia attenzione …
-Che vuol dire  … romantico? …  dai … spiegami! … -
-Ormai … -
-Non dire così … spiegami! … -
-Ma niente … è solo che … è bello svegliarsi insieme … la mattina … dopo … l’amore  … soprattutto se è la prima volta … - concludo, leggermente imbarazzato …
-Dici davvero? … ci tenevi così tanto? … - mi chiede con aria perplessa …
Annuisco …
-Oh … -
Rimane un attimo in silenzio …
-Ripetiamo la scena! … torno a dormire e poi, mi sveglio! … -
La guardo di sbieco …
Sei un genio del male! … non si può! … la poesia del momento è andata! …
Scuoto la testa, bocciando la sua idea …
-Uhm … - mi guarda triste … - … mi spiace, ma … non credevo … che fosse così importante per te … pensavo che … siccome era la prima di tante a venire … e che da qui alla vecchiaia ci saremmo sempre svegliati assieme … ogni volta sarebbe stata speciale a suo modo … -
Sentendo quelle parole, il mio cuore salta un battito … e il mio respiro si ferma per un istante …
… la prima di tante a venire … da qui alla vecchiaia … ogni volta sarebbe stata speciale …
Mi volto a guardarla con sguardo perso e … incredulo …
-Tu … vuoi davvero … svegliarti con me … per il resto della tua vita? … -
Piega la bocca in un dolce sorriso e poi, annuisce felice … -Sì … -
Sento la voce che mi muore in gola … ma è uguale, perché in questo momento non troverei mai le parole giuste per spiegarle la mia felicità …
A pensarci … non credo che esistano …
C’è un solo un modo per dimostrarglielo … ed è amandola …
L’attiro a me …
E’ un po’ sorpresa … probabilmente non si aspetta questa mi reazione …
… la bacio con trasporto … lasciando che la mia lingua giochi con la sua per un tempo indefinito … fino a toglierle il respiro …
… mentre sento le sue mani accarezzarmi il volto … io la spingo a sdraiarsi sotto di me … e i nostri corpi si uniscono nuovamente … in quella dolce danza in cui, anima e corpo, si fondono completamente con quelli della persona amata …

 

-Sveglia! … -
-Uhm … lasciami dormire … -
-Ma non puoi dormire sulla spiaggia! … -
-Questo lo dici tu … ci riesco benissimo … -
Ho un sonno che mi porta via … e mi sento così spossato che faccio fatica a muovere un dito … 
Si avvicina … -Eppure .. stanotte hai dormito … -conclude interdetta e sbuffando …
Uhm … devo risponderti? … ed entrare nei dettagli? …
-Ma io volevo andare a fare il bagno con te! … è il nostro ultimo giorno di vacanza!Domani torniamo a casa … -
Se Dio vuole … sì !… considerando che negli ultimi tre giorni ho dormito nove ore … con una media di tre ore per notte …  non vedo l’ora di tornare a casa e dormire per i prossimi cinque giorni! …
Sospiro … -Lasciami dormire ancora un minuto … poi vengo … -
Non riuscirò mai ad alzarmi da dove sono … forse dovrei decidermi a spiegarle certe cose …
-Uffa! … e io che mi ero messa il mio costume più carino … -
Giro la testa verso di lei … aprendo a fatica un occhio per vederla …
Bikini rosa a pois bianchi … con fiocchetto su un lato degli slip …
Uhm … forse potrei alzarmi …
Mi tiro su e mi sgranchisco … sbadiglio …
Cavolo … se ho sonno … e se sono stanco! …
Mi balza in piedi davanti, tutta sorridente … -Allora andiamo? … -
Annuisco …
Non so dove troverò la forza per alzarmi … e per tuffarmi … ma ce la farò in qualche modo! … sob! …
Sento le ossa scrocchiare ad ogni movimento … è come se mi fosse passato sopra un caro armato …
Con molta lentezza, riesco ad arrivare alla riva …
-Forza!!! .. cosa aspetti?! … -
Ma come fai? … non dovresti essere stanca anche tu?!? … io sono distrutto!!! … vorrei mettermi a piangere, ma … non credo che sia molto virile e soprattutto, un altro al mio posto, mi darebbe di idiota a lamentarmi …
-Arrivo … - dico con un filo di voce …
Mi manca anche quella … !
Finalmente entro in acqua e … se devo essere sincero … provo un certo sollievo … sarà il movimento dell’acqua … sarà l’acqua stessa … ma mi sento lentamente meglio …
-Come va? … -
-Bene … si sta benissimo in acqua oggi … non trovi? .. –
-E’ vero … - mi sorride …
Non sembra per niente stanca … neanche un po’!!!!
-Posso farti una domanda? … -
-Sì … dimmi … -
-L’altro giorno … perché .. non avevi voluto fare il bagno? … e non ti eri neanche voluta mettere in costume? … era per .. –
-No … non era per quello … - abbassa gli occhi … e arrossisce … - … era solo perché … mi vergognavo … -
-Ti vergognavi?!? … e di chi? … -
-Di te … - continua a tenere gli occhi bassi … - … non ero mai rimasta senza abiti di fronte a nessuno … neanche ad un’amica … -
Ah …
Mi viene da sorridere ...
-Capisco … -
-Ora, però … è diverso … -
-Sì … lo so bene … - mi sfugge una risatina … mentre mi lancia un’occhiataccia …
-Uhm … spiritoso … - mi fa la linguaccia … e poi ride … - … io torno a riva … ti aspetto lì … -
La vedo allontanarsi, ma stranamente non mi dà più fastidio la cosa … prima, quando accadeva, mi sentivo subito solo e vuoto … ora invece … so che lei c’è sempre … e che sempre starà al mio fianco … anche se siamo lontani pochi metri … o tanti chilometri …
Essere cosciente del suo amore … mi dà la forza di vivere veramente … come non ho mai fatto … e questo …
Non riesco a finire il pensiero, che sento un improvviso gelo pervadermi il corpo …
L’acqua su cui galleggiavo fino ad un attimo fa, è diventata ghiaccio …
Cosa diavolo sta accadendo? …
Riesco a fatica ad alzare la testa per vedere cosa è successo … e mi accorgo che altre persone sono nella mia stessa condizione …
All’improvviso sento delle urla ..
-Gray-sama!Ti prego!Perdona Juvia per quello che ha fatto!Per qualunque cosa abbia fatto! … anche se non lo sa! … -
Una ragazza con dei strani capelli blu, sta correndo sul mare ghiacciato .. rincorrendo un altro tipo con i capelli scuri che sembra furioso con lei ..
-Juvia!Lasciami stare!Non ti voglio vedere! –
-Gray-sama!!!!Perdona Juvia!-
Guardo la scena incredulo …
Il ragazzo surfa sul ghiaccio che … crea lui stesso?!?! … impone le mani e, al grido di Ice Maker , l’acqua  si trasforma in ghiaccio …
Come è possibile? … è un mago? …
Lentamente sento di riuscire a muovermi di nuovo … il ghiaccio lentamente si sta sciogliendo … e io riesco a tornare a riva …
Che freddo!!!! … se non mi prendo una polmonite, è un miracolo!!! …
-Joe … -
Fran mi viene incontro con un asciugamano …
-Grazie … -
Etchu! … uhm …
-Come stai? … -
-Potevo stare meglio … -dico balbettando dal freddo … mentre tento di ristabilire la temperatura corporea …
-Aspetta … -
Sgrano gli occhi … quando la vedo infilarsi sotto l’asciugamano con me e abbracciarmi davanti a tutti …
-Ffff …ran … che che  fai? … -
-Così ti riprenderai prima … - mi dice dolcemente, mentre sento il suo corpo schiacciarsi contro il mio …
Ora comincio a sentire caldo … troppo caldo …
-Fran! … sto bene!- le dico all’improvviso, allontanandola bruscamente …
Mi guarda senza capire …
Non importa che tu capisca .. lo so io! … e questo basta! …
Inspiro profondamente, andando a sedere sul telo … senza aspettarla ..
Io mi devo decidere a spiegarle alcune cose … o rischierò di morire! …
Dopo poco mi raggiunge … ma è silenziosa … sta osservando con attenzione la scena di fronte a noi …
-Che ne pensi? … - mi azzardo a chiederle titubante …
-Sono due maghi … della stessa Gilda di Lucy e Natsu … - risponde un po’ sovrappensiero …
-Davvero? … -
-Sì … guarda il tatuaggio sul torace di lui e sulla coscia di lei … -
Mi volto verso quei due scatenati e faccio caso a quello che mi ha detto …
-Hai ragione … ma cosa sarà successo? … lui sembra molto arrabbiato con lei … e lei, invece … è così triste … -
Non so perché, ma … vedendo il volto di lei … mi sento stringere il cuore … quella ragazza ha un espressione così afflitta e desolata che …
-E’ successo qualcosa di molto grave … di cui lui la ritiene responsabile … -
A quelle parole, mi giro nuovamente verso Fran … guardandola sorpreso …
-Qualcosa di grave? … -
-Sì … ma probabilmente lei non è realmente responsabile … -
Sono sempre rimasto colpito delle sue capacità di comprendere il cuore umano … non so se sia magia o semplicemente la sua sensibilità … o entrambe le cose, però … sa percepire cose che nessuno vede … o sente …
-Che vuoi dire? … -
-Se osservi i due … lui sta scappando da lei, ma senza guardarla … sta sfuggendo al suo sguardo … e c’è una ragione … è perché gli fa male farlo …  - si ferma un attimo … - … sembra arrabbiato, ma … non è così … si sta solo difendendo … dai propri sentimenti … la sta allontanando per altri motivi e … se la considera responsabile di qualcosa è … solo una scusante che si è dato per tenerla lontana … -
Senza accorgermene, ritorno ad osservarli … e rifletto su ciò che mi ha detto Fran …
Tempo dopo, lui è fuggito lontano mentre lei tenta ancora di rincorrerlo e piange …
Che male mi fa vedere quella ragazza così … vorrei aiutarla, ma … non so cosa fare … sospiro … l’unica che potrebbe farlo è … Fran, ma …
-Fran? … -
-Dimmi … -
-Non c’è modo di aiutarla? … voglio dire … -
Mi guarda con aria perplessa … -Aiutarla? .. –
-Sì … come sai fare tu … -
Continua a guardarmi interdetta … probabilmente non capisce la mia richiesta … e in realtà, neanche io la capisco … però … vorrei veramente aiutarla …
Fran distoglie lo sguardo …
-Aiutarla … - sussurra …

 

La ragazza dai capelli blu è tornata a riva e appena ha messo piede sulla spiaggia è crollata a terra, piangendo come una fontana …
A vederla così, non ho resistito e … sono corso da lei … sotto lo sguardo stupito di Fran …
-Hey … tutto bene? … - le chiedo preoccupato … avvicinandomi cautamente a lei …
Smette per un attimo di piangere per guardarmi … ma poi scoppia nuovamente in lacrime …
Uhm …
-Come ti chiami? … -
Smette di nuovo di piangere e mi guarda tra le lacrime …
Poverina … ha due occhi gonfi e rossi …
-Ju … via … - singhiozza …
Le sorrido … -Ciao … Juvia … io sono Joe … -
-Ciao … -
Mi guarda con sospetto …
-Posso aiutarti? … -
Rimane un attimo sorpresa della mia richiesta e poi scoppia nuovamente a piangere a dirotto …
Ehm … come faccio a farla smettere?! …
Mi guardo a giro … la gente la guarda tra lo scocciato e il perplesso …
-Juvia … ascolta … ti va di bere qualcosa? … -
-Uhm? … -
-Andiamo al bar … così … mi racconti … se ti va … -
Mi avvicino e le porgo una mano …
Guarda esitante, pensandoci un po’, e poi, l’afferra e si alza …

 

Parte 7

Mentre aspetto che mi diano le granite che ho ordinato, guardo in direzione di Fran ...
Non si è mossa di lì … è rimasta ferma come una statua … anche quando sono passato accanto a lei con Juvia …
Io speravo che … mi desse una mano, invece … non mi ha neanche guardato … ha addirittura, girato la testa dall’altra parte …
Sospiro un po’ triste … mentre prendo le due granite e le porto al tavolo …
-Ecco … una granita alla fragola … - le dico sorridente …
La vedo guardare il bicchiere interdetta e poi … scoppiare nuovamente in lacrime …
-Gray-sama!!!!! – grida in un fiume di lacrime …
Uhm … e ora cosa centra?!?! … uhm …
-Aspetta!Aspetta!!!! … non piangere!Ti prego! … perdonami!Non voleva farti rimanere male! … -
Tra un singhiozzo e l’altro , mi guarda triste …
-Il ghiaccio … mi ricorda Gray-sama … -
Ah, già … dimenticavo … il tipo riusciva a trasformare l’acqua in ghiaccio …
-Giusto … sono un completo idiota … perdonami … - sospiro sconsolato …
Riprendo il bicchiere, ma …
-Aspetta … - mi ferma … - … lascia pure … -
Riposo il bicchiere e la vedo prendere il cucchiaino in mano …
Prende un po’ di granita e la manda giù … -Buono … - mi dice tra le lacrime …
Questa ragazza piange troppo …
La lascio mangiare e, lentamente, vedo i suoi occhi asciugarsi …
-Ti va di parlare? … - azzardo timidamente …
Posa il cucchiaino e … ricomincia a piangere! …
Forse … Fran ha preso un granchio  questa volta!!!! … Secondo me è scappato per non sentirla piangere! …
-Scusami … non ti chiedo più nulla … -
Mi appoggio sconsolato alla sedia … finendo la mia granita e pensando che … vorrei che la mia streghetta fosse qui …
Ad un certo punto però, Juvia inizia a parlare, riscuotendomi …
-Gray-sama … è arrabbiato con me … - singhiozza … - … e io non so perché … - alcune lacrime si riaffacciano ai suoi occhi tristi e provati …  - Juvia … non sa perché Gray-sama è arrabbiato con lei! – e di nuovo scoppia in un lago di lacrime …
Se piangesse meno … e se smettesse di ripetere la stessa cosa … magari verremmo a capo di qualcosa …
-Capisco … -
Rimango in silenzio … non so cos’altro dire …
-Gray-sama non vuole più vedere Juvia … - mugola, asciugando a stento le lacrime…
Mentre l’ascolto, sento una strana sensazione ai piedi … umido? …
Abbasso lo sguardo …
Oh, mio Dio … ha pianto tanto che c’è una pozzanghera per terra …
No … non è decisamente una persona comune …
-E tu non hai proprio idea del perché? … neanche una piccola ipotesi? … -
Scuote la testa …
Bel problema …
Mi tornano in mente la parole di Fran …
-Non so … hai fatto caso se è successo qualcosa, negli ultimi tempi, per cui lui è cambiato? … -
Ci pensa un attimo …
-Uhm … è morto … e poi risuscitato subito … -
Morto?!?!? … e poi è risuscitato?!?! … e lo dici così, tranquillamente?! 
-Come scusa? … - le chiedo, sgranando gli occhi …
-Sì … stava combattendo e … ad un certo punto, si è girato verso di me … perché voleva dirmi qualcosa … e poi … si è messo davanti a me per proteggermi e … e … - riscoppia a piangere …
Sono sempre più sconvolto …
Non credo di essere pronto per affrontare un mondo simile …
-Capisco … -
Non saprei cos’altro rispondere!!!! …
Mi guarda triste e sconsolata … -Nessuno può aiutare Juvia … e Juvia è tanto triste … Gray-sama è l’amore di Juvia … -
Se questa situazione mi si fosse presentata alcuni mesi fa … avrei pensato che … questa ragazza fosse folle!… pazza scatenata! … da rinchiudere al manicomio, ma … ora … è diverso … e sento infinita tenerezza e dispiacere per lei …
-Sei sicura che … non sia successo altro? … voglio dire … -
Altro?!? E lo chiedo anche così leggermente?!? … come se fosse una cosa normale morire e tornare in vita ! … sono impazzito … sì, decisamente …
Annuisce … pronta a scoppiare in un fiume di lacrime …
Se continua a piangere, allagherà il bar …
-Quello che l’ha cambiato è accaduto proprio in quel momento … -
Una voce alle mie spalle fa trasalire  entrambi …
-Fran … -
Si siede accanto a noi … come se fosse la cosa più naturale al mondo …
-Quando ha passato il confine e poi è tornato … è allora che è successo qualcosa … -
Juvia la guarda con occhi attenti e sgranati …
-Tu sai  … come sia stato possibile che lui tornasse dall’al di là? … -continua, fissandola dritta negli occhi, senza guardarmi …
-No … io … non ci ho pensato … credevo che fosse stato un miracolo … -
-No … non un miracolo … è stato qualcuno che ha manipolato il tempo … un mago molto potente … che per farlo … ha dovuto pagare uno grosso riscatto … -
-Cosa? … - improvvisamente il suo volto sbianca … è atterrita …
-La chiave di tutto … è lì … Juvia … lui ti considera responsabile di quello che è successo a quel mago … -
Abbassa lo sguardo … e si porta una mano alla bocca …
-Ultear … - sussurra debolmente … -Dopo la battaglia … nessuno ha più avuto sue notizie … è sparita e  … Gray-sama … è diventato improvvisante solitario e taciturno … più di quanto non lo fosse mai stato … -  … inizia a tremare … - E’ colpa mia … Gray-sama reputa Juvia responsabile di quello che è successo a Ultear … -
È impietrita … sconvolta … sembra che il mondo le stia crollando attorno …
-Juvia … non è colpa tua … - … Fran, inaspettatamente, allunga una mano sulla sua, stringendogliela … -Non ti devi sentire responsabile … -
-Ma se Gray-sama non fosse morto … Ultear sarebbe ancora viva … -
-Sei sicura che sia così? … sei sicura che lei sapesse di Gray? … e soprattutto che sia  morta? … -
Alza gli occhi e guarda con aria smarrita Françoise … - Io .. non lo so … lei non era lì, ma … potrei non averla vista … era una battaglia dura e … -
Trema …
-Juvia … è stato un caso … ma questo Gray non lo sa! … e pensa che Ultear si sia sacrificata per lui, per riportarlo in vita … e si sente responsabile perché si reputa l’unico colpevole per quello che è successo … Probabilmente, lui pensa che se non si fosse distratto a parlarti, non lo avrebbero colpito! … e neanche tu saresti stata bersaglio ! … così, invece lo siete diventati entrambi … e ora si sta comportando così perché, in parte, ti vede come una sua debolezza e , in parte, crede che sia il modo migliore per scontare la sua colpa … -
-Juvia … una sua debolezza? … -chiede con voce tremante …
Fran annuisce … -Lui ti vede così … se non fosse accaduto quello che è successo … Ultear sarebbe ancora con voi, ma … lui non sa che lei lo avrebbe fatto lo stesso … -
-Ma cosa è successo a Ultear? … e poi, come fai a sapere che … è stato solo un caso?… -
-Un mago che manipola il tempo … ha molto potere e  … per far tornare indietro il tempo, deve chiedere molto alla sua energia magica … questo comporta un rapido passare del tempo per lui … non necessariamente la morte … ed è vero, io non ero lì, ma … ho la forte sensazione che sia stato solo un caso … un caso molto fortunato per il tuo amico, però  … -
-Quindi  … Ultear è ancora viva? … - chiede esitante ..
-Sì … e Gray lo sa … -
Juvia annuisce, stringendosi le mani al petto … - … Juvia è solo un peso per Gray-sama … una debolezza … - pronuncia quelle parole con voce assente … come se fosse a migliaia di chilometri di distanza …
-Juvia .. tu non lo sei, ma … devi avere pazienza … devi stargli vicino e … vedrai che lui … prima o poi … capirà … che tu non sei responsabile di quello che è successo … e poi … lui tiene molto a te … -
Alza gli occhi, spalancandoli … e arrossendo fino alla punta dei capelli …
-Gray-sama, tiene a me? … - scandisce ogni parola con voce densa di emozione …
-Sì .. altrimenti … non sfuggirebbe al tuo sguardo … si scappa solo dallo sguardo di una persona a cui tieni … e che temi in quel momento per qualche motivo … -
-Ho capito … -
Improvvisamente, il suo volto si distende … e il suo sguardo torna limpido …
-Juvia ha capito … grazie … ora sa cosa deve fare … diventerà più forte … e Gray-sama non dovrà più difenderla ! … o preoccuparsi per lei … Juvia starà vicino a lui, senza essere più un peso, e lo seguirà … come un’ombra … - sorride … piegando le labbra in un dolce sorriso …
-Sì … come un’ombra … ma non come uno stalker … mi raccomando!- aggiunge Fran facendole l’occhiolino …
-Uhm? … - Juvia sgrana gli occhi a quella affermazione … come se fosse stata colta in flagrante! … e poi scoppia ridere …

 

Abbiamo il treno alle sette … stasera rientriamo a casa e io … sono ancora un po’ frastornato, da tutto quello che è successo dall’inizio di questa avventura …
Faccio ancora fatica a credere a tutto quello che è accaduto …
Quando siamo partiti, avevo in mente solo di passare alcuni giorni, da solo, con la mia Fran … senza pensare ad altro … poi, è successo di tutto …
Finisco di sistemare la tenda mentre lei sta in silenzio in disparte …
E’ da stamani … da quando sono corso da Juvia, che è così silenziosa … che non mi parla e non mi considera …
Mi piacerebbe sapere cosa è successo per renderla così … non capisco …
-Ho finito … possiamo andare … -
Mi volto a guardarla … annuisce pacatamente, alzandosi e prendendo la sua roba …
Mentre varchiamo l’uscita di Heaven’s Door, do un’ultima occhiata all’insegna ..
E pensare che, solo qualche giorno fa, quando siamo arrivati, mi venne da ridere per il nome … e ora, invece … tremo quasi, a ripensare a tutte le avventure affrontate …
Più che Heaven’s Door … si dovrebbe chiamare To Love Ru’s Door3 … o qualcosa di simile!

 

A minuti il treno sarà qui …
Fran è ancora silenziosa … mentre io vorrei che mi dicesse anche solo una parola … una qualsiasi … ma che mi parlasse …
Non sapere … non capire che cosa ha dentro il cuore … mi turba profondamente …
-Fran .. –
Si volta a guardarmi … ha un espressione strana …
Sembra improvvisamente più grande … più matura …
-Perché non dici una parola? … perché … non mi consideri? … -
Rimane in silenzio … guardandomi con occhi inauditamente seri …
Non l’ho mai vista così …
-Fran … ti prego … dimmi che cosa c’è … -
Ho bisogno di sapere …
Continua a stare in silenzio, guardandomi con quello sguardo insolito … mentre io mi sento assalire dall’agitazione …
All’improvviso, distoglie lo sguardo … e guarda il cielo … e con voce tremante e rammaricata … -Ho fatto una cosa che … non dovevo fare … -
La guardo stupito …
-Che cosa vuoi dire? … -
Torna silenziosa … deglutisce … e poi abbassa la testa …
I capelli le ricadono sul viso e io non riesco più  a vedere la sua espressione …
Stringe le mani sull’orlo della gonna …
-Oggi … con Juvia … ho sbagliato … -
-Sbagliato? … perché dici così? … l’hai solo aiutata … non … -
-Non è vero! … o meglio … sì … l’ho fatto, ma … non come avrei dovuto … -
Continuo a non vederle il volto … ma ho la forte sensazione che sia contratto in un espressione di dolore …
-Perché dici così? … spiegami … non avere paura di me … per favore … - la mia voce è appena un sussurro …
-Ecco io … l’ho aiutata per il motivo sbagliato … - si ferma un attimo … - … non l’ho fatto perché … ero mossa a dispiacere per lei, ma perché … ero gelosa di lei … -
Rimane in silenzio …
E io sono senza parole …
-Quando mi hai chiesto di aiutarla … io … mi sono sentita assalire dal fastidio … e poi … quella stessa sensazione si è trasformata in gelosia, quando ti ho visto correre da lei … -
Continuo a non parlare … mentre sento la testa vuota …
-Io … l’ho aiutata solo perché … perché … volevo liberarmi di lei … -
Alza il volto verso di me … ha gli occhi rossi e gonfi … pieni di lacrime …
-Io … l’ho odiata … tantissimo … perché tu … hai rivolto le tue attenzioni a lei … non considerandomi … essendo indifferente a ciò che potevo pensare o provare … io l’ho odiata … tanto … e volevo solo che se ne andasse … lontano … che tornasse da lui e … che non si avvicinasse più a te … -
Vorrei dire qualcosa, ma …
Sono pietrificato … spaventato … sconvolto …
Tento di riprendermi … e distolgo lo sguardo dal suo … ho bisogno di pensare …
Poi, inspiro profondamente … -E poi … l’hai pensato fino alle fine? … voglio dire … quando hai visto il suo volto felice per aver capito … tu hai continuato a pensare e a sentire quelle cose? … - … tremo a sapere quella risposta …
-No … allora, mi sono accorta di quello che avevo fatto … -
Annuisco, sollevato … -Sei tornata cosciente … -
-Sì … -
-E’ per questo che … non mi hai più rivolto parola e … evitavi di guardarmi ?… -
-Sì … -
Come se finalmente la luce irrompesse in una stanza buia, comprendo la situazione e la gravità della cosa …
Ora capisco cosa aveva voluto dirmi Fran ... in merito a Hisui e a lei … e cosa Anna, in passato, avesse tentato di spiegarmi … quando mi diceva che Françoise è forte … molte forte …  ma che proprio per questo, andava protetta … perché il suo grande amore … il suo grande cuore … i suoi forti sentimenti … non si tramutassero in oscurità …
-Ora capisco … - concludo, senza accorgermi che il mio pensiero è diventato concreto e ha preso la forma di parole …
Mi guarda senza comprendere … ma questa volta, non importa che capisca … perché devo capirlo io … solo io … 
Devo capire che per starle accanto, dovrò essere forte … e sincero … liberare il mio animo e il mio pensiero … avere fiducia totale in lei … e non mostrarle mai esitazione o punti oscuri …
… dovrò starle accanto … senza timore … amandola e proteggendola … facendole sempre sentire  i miei sentimenti … senza nasconderli come ho fatto finora …
… dovrò essere limpido … proprio come lei …
La guardo … ha gli occhi di un blu intenso … e non è solo il crepuscolo che li rende così … è il suo turbamento … il suo dolore … la sua colpa …
-Non devi mai dubitare del mio amore per te … mai … neanche per un istante! … anche quando non te lo dirò … o non te lo potrò dire … tu dovrai essere sempre sicura di me … di noi … e del nostro amore … - le accarezzo una guancia bagnata dalle lacrime …
Trema …
Io non ti abbandonerò mai … anche se dovremo stare lontani per qualche ragione … io non smetterò mai di amarti … neanche per un istante … ed è proprio ciò che ho chiesto a quella stella cadente … che non mi separasse mai da te …
-… perché io … voglio stare con te per sempre! … finché … l’aria … l’acqua … la terra … e il fuoco … ce lo permetteranno … staremo insieme …  e io non ti lascerò mai!… -
Vedo il suo sguardo tornare limpido … e il suo volto tornare dolce e delicato come quello di una bambina …
Mi sorride timidamente e poi mi abbraccia …
La stringo forte a me … mentre sento in lontananza il treno arrivare …
-Forza … torniamo a casa … ci aspettano … -

 

 Fra poco saremo arrivati …
Guardo fuori dal finestrino … è già scesa la notte …
C’è la luna … finalmente è tornata …
Scuoto la testa … sorridendo …
Che stupido che sono! … non è tornata … è sempre stata qui … accanto a me! …
Appoggio la mia testa alla sua … mentre dorme esausta e tranquilla sulla mia spalla…
Ecco la mia splendida e luminosa luna …
Le prendo una mano … e intreccio la mia con la sua …
Continua a dormire serenamente …
Le poso un piccolo bacio sulla fronte ….
Io sarò il tuo cielo … dove splenderai per sempre … mia piccola e splendente luna …

 

A tutti quelli che credono
nella magia della semplicità
e dell’innocenza …

 

 

1 She’z, 20.08.2013, Why am I like this?. Korea, Line Entertainment.
2 Spica, 27.08.2013, Tonight. Korea, B2M Entertainment.
3 “To Love Ru (To Rabu-Ru)” si basa su un gioco di parole in giapponese per cui Trouble (in inglese) si pronuncia allo stesso modo.

© 14/09/ 2013

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